Un dramma famigliare da cui è scaturita la vicenda giudiziaria. Che ha avuto un altro snodo decisivo: la Prima Sezione Penale della Cassazione ha respinto il ricorso proposto dai difensori di una giovane donna, dichiarata colpevole e condannata alla pena di undici anni di reclusione e a successivi tre anni di libertà vigilata dalla Corte di assise di appello di Bari per l'omicidio della figlioletta neonata, appena partorita e lasciata in riva al mare, vicenda avvenuta nel febbraio 2017, a Monopoli.
I difensori avevano chiesto di annullare la sentenza della Corte di assise di appello per riqualificare il tragico fatto come infanticidio, anziché omicidio, sostenendo anche la sussistenza dello stato morale e materiale di abbandono, e del riconoscimento all'imputata delle attenuanti generiche e, comunque, di un trattamento sanzionatorio più favorevole. Nessuno dei motivi proposti è stato accolto.