Mafia capitale/ Verde, sociale, manutenzione: settanta appalti al setaccio

Mafia capitale/ Verde, sociale, manutenzione: settanta appalti al setaccio
di Lorenzo De Cicco
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Sabato 13 Dicembre 2014, 06:16 - Ultimo aggiornamento: 18:02
Sugli appalti di Roma Capitale scatta l'indagine dell'Autorità nazionale anticorruzione. Sociale, Verde, Manutenzione.







Ecco i tre settori dove si annidano le gare «sospette», quelle su cui si sta concentrando l'azione degli uffici del Segretariato Generale del Campidoglio. I tecnici stanno scandagliando in queste ore una settantina di appalti. Dopo la ricognizione, lunedì i dossier arriveranno sulla scrivania dell'assessore al Bilancio, Silvia Scozzese che li consegnerà al pool di Raffaele Cantone entro la prossima settimana. Si parla di decine e decine di gare, per un valore che potrebbe superare, secondo fonti della maggioranza, i 50 milioni di euro.

«Siamo al lavoro proprio in queste ore, la prossima settimana consegneremo il materiale a Raffaele Cantone», ha spiegato ieri l'assessore al Bilancio a chi le chiedeva se ci fossero novità sul dossier con tutti gli appalti «opachi» su cui l'amministrazione «nutre forti dubbi». Appalti ancora «in corso», quindi in attesa di aggiudicazione, ma anche contratti già siglati nei cinque anni di governo della passata amministrazione e tuttora in essere.



La relazione che il Comune consegnerà all'Authority è il primo passo della procedura che potrebbe portare al commissariamento delle gare pubbliche bandite da Palazzo Senatorio. Non si tratterà in ogni caso di un “congelamento” in blocco di tutti i bandi, ma di operazioni mirate dopo un attento lavoro di analisi dei singoli atti da parte dell'Anac.



LA RELAZIONE

Ad avanzare l'ipotesi del commissariamento era stato due giorni fa il prefetto Giuseppe Pecoraro. Durante l'audizione alla commissione parlamentare Antimafia, il numero uno di Palazzo Valentini aveva parlato dell'avvio della procedura con il placet di Cantone. «Ho incontrato il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione - ha detto Pecoraro all'Antimafia - ci potrebbe essere una richiesta di commissariamento degli appalti, se Cantone lo riterrà. Perché nell'ambito dei Comuni i controlli non vengono fatti, né ci sono nelle Regioni. L'unico controllo è quello della Corte dei conti».



GLI INVESTIGATORI

Dagli uffici dell'Anac ieri spiegavano che il primo step è proprio il dossier che verrà inviato dal Campidoglio, con cui, viene sottolineato, si è instaurato un «clima estremamente collaborativo». Una volta ricevuti i documenti, saranno attivati gli “investigatori” dell'Area Vigilanza Contratti, che esamineranno tutti gli atti consegnati. E a quel punto, nel caso in cui i dubbi evidenziati dal sindaco Marino e dall'assessore Scozzese si trasformassero in anomalie evidenti, sarebbe lo stesso Cantone a scrivere a Pecoraro per chiedere un decreto prefettizio e quindi commissariare gli appalti considerati irregolari. Una procedura che, se adottata, comporterebbe la nomina di un esterno a guidare i lavori o i servizi interessati, che possono così proseguire ma senza vantaggi economici per la società che se li è aggiudicati.



DIPARTIMENTO SOCIALE

Di che gare si tratta? Nel mirino ci sono tutti gli appalti del Servizio Giardini dato che uno dei 37 arrestati del blitz di dieci giorni fa è Claudio Turella, un funzionario di questo ufficio a cui i carabinieri hanno sequestrato 572mila euro di mazzette trovate nella cassaforte della sua abitazione, alcune addirittura riposte nelle buste con il logo di Roma Capitale. Tutti gli appalti collegati al verde pubblico sono già stati bloccati dal sindaco Marino. Ma sotto la lente d'ingrandimento del Segretariato generale sono finiti anche gli altri settori dove secondo le carte dell'inchiesta si era allungata l'ombra lunga della Mafia Capitale: quindi i bandi del Dipartimento Politiche Sociali, ma anche quelle dei servizi di Manutenzione. E più si allarga lo spettro delle ricerche, più si ingigantisce la mole di soldi pubblici in ballo. Una cifra che, solo per questi tre settori, potrebbe arrivare a superare i 50 milioni di euro.