Usa, in migliaia a Washington contro le violenze della polizia nei confronti degli afroamericani

Usa, in migliaia a Washington contro le violenze della polizia nei confronti degli afroamericani
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Sabato 13 Dicembre 2014, 18:42 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 13:04

A bordo di autobus provenienti da tutti gli Stati Uniti migliaia di persone sono arrivate a Washington per la marcia di protesta contro le violenze della polizia contro gli afroamericani.

Secondo gli organizzatori sarà la più grande mobilitazione da quando sono iniziate le proteste per le uccisioni a Ferguson, Cleveland e New York nelle settimane scorse.

«Non dobbiamo solo parlare, ma fare di più: abbiamo bisogno di un'azione legislativa che cambi le cose nei codici e per le strade», ha dichiararto il reverendo Al Sharpton, il leader dei diritti civili newyorkese che ha convocato l'appuntamento a Washington dopo la decisione del grand jury di New York di non incriminare il poliziotto responsabile della morte di Eric Garner.

Secondo Sharpton, il Congresso dovrebbe passare una legge che prevede che siano affidati a procuratori federali i casi che coinvolgono poliziotti e non a quelli locali che lavorano a fianco a fianco con i dipartimenti di polizia.

Rottura fra la polizia e il sindaco: «Se dovessimo morire in servizio, non venite al nostro funale». Un sindacato della polizia di New York, ha lanciato una campagna contro il sindaco Bill De Blasio e la portavoce del comune, Melissa Mark-Viverito, considerati colpevoli di non aver dato ai poliziotti «il sostegno e l'appoggio che meritano», soprattutto dopo la decisione del Grand Jury di non incriminare l’agente che ha ucciso l’afroamericano Eric Garner con una “presa a strangolo”. Il sindaco ha risposto con evidente disappunto, sostenendo che le parole della Patrolmen’s Benevolent Association sono «una retorica incendiaria che serve solo a dividere la città». De Blasio, sposato a una donna di colore, è salito al potere promettendo una nuova stagione di comprensione, e tuttavia il 48% dei newyorchesi ritiene che le relazioni fra le razze non siano buone. E’ una percentuale in aumento rispetto al 30% della fine dell'era di Michael Bloomberg.

Alla marcia di Washington partecipano, tra gli altri, i familiari di Garner, di Michael Brown, il ragazzo di 18anni ucciso la scorsa estate a Ferguson, e quelli di Taryon Martin, un altro adolescente ucciso nel 2012 da un vigilante privato in Florida.

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