Parigi, uccisi 4 ostaggi, morto l'attentatore. Giallo sulla compagna

Parigi, uccisi 4 ostaggi, morto l'attentatore. Giallo sulla compagna
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Venerdì 9 Gennaio 2015, 14:39 - Ultimo aggiornamento: 23:06

Parigi sotto assedio dopo la strage alla redazione del gironale Charlie Hebdo.

Intorno alle 13 a Parigi c'è stata una nuova sparatoria in zona Porte de Vincennes, in contemporanea con l'assedio della polizia ai fratelli Kaouchi, autori della strage a Charlie Hebdo, a Dammartin En Goele. Il killer che ieri ha ucciso una poliziotta a Montrouge il 32enne Amedy Coulibaly e una donna, la 26enne Hayat Boumeddiene, si sono asserragliati in un negozio di alimentari kosher, frequentato da ebrei, prendendo in ostaggio cinque persone, fra cui ci sarebbe anche un bimbo di sei mesi.

Intorno alle 17:10 sono state udite grandi esplosioni nella zona del sequestro, mentre ambulanze e barellieri si sono diretti verso il supermercato kosher.

Poco dopo è arrivata la notizia, da parte di fonti di polizia, che il terrorista è stato ucciso nel blitz. Avrebbero però perso la vita anche quatto ostaggi e due poliziotti sarebbero rimasti feriti. Gran parte degli ostaggi sono comunque stati liberati. E' mistero invece sulle sorti della compagna. Si è parlato di una sua fuga ma secondo fonti di Le Monde Hayat Boumeddiene non era presente nel supermercato. Fra gli ostaggi ci sarebbero diversi feriti, alcuni dei quali gravi.

A quanto riferisce Bfm Tv, gli ostaggi morti non sono stati uccisi durante l'assalto, ma dal sequestratore Amedy Coulibaly, che è entrato sparando.

Raggiunto al cellulare questa mattina da BFM TV ha detto di essere «un componente dello Stato islamico», sincronizzato con i Kouachi.

Coulibaly, che ha dei pesantissimi precedenti penali, si è fatto riconoscere dalla polizia sul posto come l'assassino della poliziotta di ieri: «sapete chi sono! sapete chi sono!», ha gridato per due volte ai poliziotti. Poi avrebbe chiesto di lasciare andare i fratelli Kouachi, barricati nella piccola tipografia vicino Parigi: «Liberate i fratelli Kouachi e non fate assalti o ucciderò tutti gli ostaggi».

Quando si è barricato nel supermercato aveva degli esplosivi «in una o più borse», afferma Bfm Tv, citando fonti vicine all'inchiesta. L'uomo avrebbe anche tentato di minare una porta, dice ancora la tv, ma non sarebbe riuscito a collegare gli esplosivi.

La Prefettura di Parigi, in presenza della grave situazione a Parigi, ha ordinato per precauzione la chiusura di tutti i negozi della rue des Rosiers, il cuore dell'antico quartiere ebraico di Parigi, il Marais.

Si tratta di «persone armate e pericolose», riportava il mandato di cattura emesso dalla procura di Parigi riferito a Coulibaly e alla compagna. Coulibaly era già noto ai servizi dell'antiterrorismo francese. Sia lui che Cherif Kouachi, uno dei due autori della strage a Charlie Hebdo, erano fra i principali discepoli dello jihadista Djamel Beghal, condannato per terrorismo, che faceva proseliti per gli estremisti takfir, una setta all'interno della comunità salafita, si legge su Le Monde.

Grazie ad intercettazioni telefoniche, i servizi avevano appreso che i due uomini si recavano regolarmente a trovare Beghal, a cui era stato imposto il soggiorno obbligato a Murat, nella regione centro-meridionale di Cantal. Noto anche come Abu Hamza, Beghal ha scontato una condanna a dieci anni per un complotto, poi sventato, che mirava a compiere un attentato contro l'ambasciata americana a Parigi nel 2001. Hayat Boumeddiene è stata la compagna di Coulibaly, scrive ancora le Monde. I due si sono anche recati assieme a trovare Beghal.

Coulibaly era stato condannato a cinque anni di carcere nel dicembre 2013 per un piano per far evadere l'islamista Smain Ait Belkacem. Quest'ultimo, ex esponente del gruppo estremista islamico algerino Gia, è stato condannato all'ergastolo nel 2002 per l'attentato alla stazione della metropolitana del Quay d'Orsay nell'ottobre 1995, scrive il sito di Le Figaro. All'epoca la Boumedienne era nota come la compagna di Coulibaly, che aveva sposato soltanto in forma religiosa.