ORVIETO - Era di Grotte di Castro ma ad Orvieto la conoscevano in tanti. Cristina Cappelloni, la ventinovenne che lunedì mattina si è tolta la vita con un colpo di pistola alla tempia, aveva giocato nella Libertas Pallavolo Orvieto e sulla città del Duomo aveva trovato anche l’amore.
Da quanto si è appreso alla base del suo gesto ci sarebbe stata proprio una delusione amorosa. La ragazza infatti, segretaria presso lo studio legale dell’avvocato Angelo Di Silvio a Viterbo, prima di suicidarsi avrebbe lasciato due biglietti. Pare che la giovane si fosse lasciata il giorno prima della tragedia.
Un disagio che aveva manifestato anche su Facebook perché a poche ore dal gesto, aveva anche cambiato l’immagine di copertina del suo profilo con una schermata totalmente nera.
Poi intorno alle 11.30 si è sparata con la pistola del padre, regolarmente detenuta. Il suo corpo è stato trovato esanime qualche ora più tardi dai familiari. I funerali non sono stati ancora fissati, probabilmente dovrebbero svolgersi non appena la magistratura avrà concluso le indagini del caso e riconsegnato la salma alla famiglia.