Charlie Hebdo, nei giorni del dramma francese, Marine Le Pen stravince sui social. E tanti italiani la seguono

Charlie Hebdo, nei giorni del dramma francese, Marine Le Pen stravince sui social. E tanti italiani la seguono
di Giulia Aubry
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Domenica 11 Gennaio 2015, 17:14 - Ultimo aggiornamento: 18:06
Se le elezioni si svolgessero oggi su Facebook, sull’onda emotiva degli eventi di Parigi e in maniera non dissimile da quanto avvenne - allora però nella realtà - in Spagna dopo gli attentati dell’11 marzo 2004, probabilmente la vittoria non sarebbe in discussione.



Solo nei primi due giorni delle recenti drammatiche vicende francesi – nello specifico il 7 e l’8 gennaio – la leader del Front Nationale, Marine Le Pen ha infatti guadagnato oltre il 7,1% di likers sulla sua pagina ufficiale arrivando a superare i 614.000 fan. Un numero che continua a essere in crescita, rapida e costante, anche in queste ore.



I dati sull’interazione sono ancora più sorprendenti. I like ai post dal 7 gennaio a oggi non scendono mai sotto i 35.000 con punte di 150.000 per il post con cui la Le Pen ringrazia tutti gli organismi di sicurezza francesi (dai servizi informativi alle teste di cuoio) per i due blitz compiuti.



Le condivisioni si attestano in media sulle 15.000 e i commenti sui 3.000 con punte di 8.000, con una netta prevalenza di plausi e apprezzamenti. Interessanti anche i dati relativi ai like di persone provenienti da altri paesi europei. Tantissimi gli italiani, che hanno cominciato a seguire e condividere i post della leader della destra francese sulle loro pagine, in questi ultimi giorni. Nel frattempo anche la fanpage italiana ha visto crescere, seppur in misura più ridotta, i consensi.



Per comprendere meglio il valore del 7,1% di consensi virtuali in più alla Le Pen, è sufficiente guardare i dati relativi agli altri personaggi politici francesi. In un momento in cui la comunità social era molto attiva e “affamata” di informazioni (ufficiali e meno), i click in favore di Francois Hollande hanno avuto un incremento limitato al 2,6%.



Non è andata meglio a personaggi più vicini al pensiero della Le Pen. Fabrice Robert, leader del Blocco Identitario, non è andato oltre l’1,7, e i più “tradizionali” Francois Bayrou e Nicolas Sarkozy sono rimasti – per usare un gergo ippico – al palo, rispettivamente con il 1,1% e lo 0,3%, rimanendo chiaramente al di fuori del dibattito social sui recenti eventi e dimostrando come la leade del Front National abbia catalizzato su di sé tutta l’attenzione della Francia conservatrice e nazionalista. Perdente (e silenziosa) anche la posizione della sinistra di Benedict Cohn-Bendit che con lo 0,5% ha avuto scarsa visibilità sui social, così come nei mezzi di informazione più tradizionali.



La retorica del Fronte Nazionale francese sembra davvero aver vinto la sua battaglia politica sul web. Ma ancora di più è stata la Le Pen a dimostrarsi una comunicatrice forte e capace di comunicare al “cuore” della destra del paese. Il suo messaggio fortemente concentrato sui temi del controllo dell’immigrazione e con caratteristiche di forte chiusura alla “penetrazione straniera”, ha resistito alla spinta unitaria che pure ha portato centinaia di migliaia di persone in piazza. Un risultato che, seppur virtuale, dovrà necessariamente essere tenuto in considerazione negli assetti e nelle decisioni politiche nel “dopo Charlie Hebdo”, quando la spinta emotiva avrà esaurito il suo slancio.