Zona gialla Sicilia, ora in bilico Calabria e Sardegna: ecco perché le regioni a rischio stretta sono quelle con più no-vax

Zona gialla, dopo la Sicilia in bilico Calabria e Sardegna: ecco perché le regioni a rischio stretta sono quelle con più no-vax
Zona gialla, dopo la Sicilia in bilico Calabria e Sardegna: ecco perché le regioni a rischio stretta sono quelle con più no-vax
di Francesco Malfetano
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Domenica 29 Agosto 2021, 11:21 - Ultimo aggiornamento: 20:12

Da lunedì la Sicilia diventerà nuovamente gialla. Si tratta della prima regione a farlo dopo il passaggio in bianco dell'intera Penisola avvenuto a giugno, inaugurando con buona probabilità una - si spera breve - catena di cambi di fascia. L'Isola infatti, salvo repentini cambi di situazione, potrebbe essere seguita già dalla prima settimana di settembre anche da Calabria e Sardegna. A sancire la "bocciatura" com'è noto, sono l'incidenza (soglia massima consentita per il bianco è 50 casi per 100mila abitanti) e i tassi di ospedalizzazione (al massimo il 10 per cento dei posti letto occupati in terapia intensiva e il 15 per cento nei reparti ordinari), ma dati alla mano c'è evidentemente un ulteriore fattore ad incidere: le vaccinazioni.

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Zona gialla, dopo la Sicilia in bilico Calabria e Sardegna

La Sicilia infatti, che vede le terapie intensive occupate all'11 per cento e i reparti ordinari al 20 per cento, è la regione che ha il maggior numero di non immunizzati del Paese. No-vax e ni-vax sono al momento il 35,9 per cento, più di un cittadino su tre, contro una media nazionale del 28,9 per cento e un "record" pugliese del 25,3 per cento.

E non a caso, come hanno più volte spiegato sia i medici isolani che l'assessore alla Salute Razza, «i reparti sono pieni di persone non vaccinate». Se poi consideriamo che l'Isola non vanta certo un sistema sanitario tra i più efficienti del Paese e che in questi mesi estivi è stata meta di viaggio di milioni di persone, il suo destino del suo approdo in fascia gialla era tutto sommato segnato. 

 

CALABRIA


E così pare essere anche per la Calabria. La regione infatti, da sempre in difficoltà con il sistema sanitario al pari della Sicilia, è la seconda con il tasso di vaccinazione più basso: 35,2 per cento di non immunizzati. Un'evidenza riscontrabile anche guardando ai dati Agenas sull'occupazione dei posti letto. Oggi il tasso è pari all'8 per cento in terapia intensiva e il 15 per cento in area non critica. Lievemente sotto soglia quindi, ma solo perché negli ultimi giorni sono stati attivati nuovi posti letto sottraendoli con ogni probabilità ad altri reparti. Per cui nonostante un'incidenza settimanale dei casi significativamente più bassa rispetto alla Sicilia (75 positività ogni 100 mila abitanti negli ultimi 7 giorni, contro i quasi 200 siciliani), il trend di crescita delle ospedalizzazioni è stabile al punto da far supporre che il 6 settembre o al più tardi il 13 anche la Regione finirà in zona gialla. 

SARDEGNA

Discorso diverso per la Sardegna. Sull'altra Isola del Mediterraneo le vaccinazioni sono più alte della media nazionale (i non vaccinati sono il 27,3 per cento), ma i contagi sono schizzati verso l'alto complice la massiccia presenza di turisti. Tant'è che l'incidenza è già sopra la soglia, 148,5 casi settimanali ogni 100 mila abitanti, e soprattutto lo è anche il tasso di occupazione delle terapie intenstive, 11,2 per cento. Per il momento però in base ai dati del monitoraggio settimanale, i reparti ordinari sono fermi al 14 per cento. Ma già guardando ai dati giornalieri di Agenas, il muro del 15 per cento è stato superato sancendo, qualora dovesse essere confermato, il passaggio in giallo già dalla prossima settimana. 

 

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