Covid-19, l'indice di contagio Rt cala quasi in tutta Italia ma nel Lazio cresce a 1,12

Covid-19, l'indice di contagio Rt cala quasi in tutta Italia ma nel Lazio cresce a 1,12
Covid-19, l'indice di contagio Rt cala quasi in tutta Italia ma nel Lazio cresce a 1,12
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Venerdì 19 Giugno 2020, 17:27 - Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 10:50

Coronavirus, lo scenario italiano è incoraggiante, ma non mancano i motivi di preoccupazione a partire da un numero elevato di casi in alcune regioni. «La situazione epidemiogica del paese resta buona anche se si è registrato un lieve aumento di nuovi casi positivi in alcune aree del Paese dovute per lo più ad una maggiore attività di screening».

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Lo ha detto il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Gianni Rezza, commentando i dati relativi al periodo 8-14 giugno 2020 raccolti dalle Cabina di regina costituita dallo stesso ministero della Salute con l'Istituto superiore di sanità, secondo cui l'indice Rt che indica la contagiosità del virus a livello nazionale è inferiore a 1.

 





«Si sono verificati alcuni focolai - ha aggiunto Rezza - che però al momento risultano sotto controllo. È necessario ribadire, tuttavia, l'importanza delle misure legate al distanziamento sociale e che le autorità sanitarie intervengano prontamente per verificare eventuali nuovi focolai e mantenerli sotto controllo».



«In alcune realtà regionali, continua ad essere segnalato un numero di nuovi casi di contagi da Sars-Cov2 elevato. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione del virus è ancora rilevante», si legge nel report settimanale del periodo dall'8 al 14 giugno del Monitoraggio della Fase 2. «In tutta la Penisola - continua il documento - sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio corrente, con casi in aumento rispetto alla precedente settimana di monitoraggio in diverse Regioni e province autonome. Si conferma un Rt minore di 1 a livello nazionale e quasi nella totalità delle regioni e province autonome. Fa eccezione il Lazio con l'indice a quota 1.2.


Il report della Cabina di regia


Il documento del Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Cabina di Regia 

Criticità resta bassa, con lieve aumento in alcune aree
Periodo di riferimento: dall'8 al 14 giugno

Punti chiave:
• La presente relazione riporta una analisi dei dati relativi al periodo 8-14 giugno 2020, successivo alla terza
fase di riapertura avvenuta il 3 giugno 2020. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo
sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in
questa settimana hanno contratto l’infezione 2-3 settimane prima, ovvero nell’ambito della seconda fase di
riapertura (tra il 18 maggio e il 1 giugno 2020). Alcuni dei casi identificati tramite screening, tuttavia,
potrebbero riferirsi a periodi precedenti.
• Complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da SARS-CoV-2 in
Italia rimane a bassa criticità con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 gg (periodo 8/6-14/6) di 6.03 per
100.000 abitanti. Tuttavia, a livello nazionale, si osserva un lieve aumento nel numero di nuovi casi
diagnosticati rispetto alla settimana di monitoraggio precedente, riscontrato sia nel flusso di sorveglianza
coordinato dal Ministero della Salute e pubblicato sul sito della Protezione civile, sia nel flusso di sorveglianza
coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità. Persiste l’assenza di segnali di sovraccarico dei servizi
assistenziali.
• In alcune realtà regionali, continua ad essere segnalato un numero di nuovi casi elevato. Questo deve
invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione di SARS-CoV-2 è ancora
rilevante.
• In tutta la Penisola sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio corrente,
con casi in aumento rispetto alla precedente settimana di monitoraggio in diverse Regioni/PPAA. Si conferma
un Rt<1 a livello nazionale e quasi nella totalità delle Regioni/PPAA.
• Sebbene tale riscontro possa essere in parte da attribuire alla intensa attività di screening e indagine dei
casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti, questi segnali non devono essere sottovalutati in
quanto evidenziano come l’epidemia in Italia di COVID-19 non sia conclusa e come la situazione
epidemiologica sia estremamente fluida.
• È essenziale mantenere elevata l’attenzione e continuare a rafforzare le attività di “testing-tracing-
tracking” in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a
controllare l’epidemia. È anche fondamentale mantenere elevata la consapevolezza della popolazione
generale sulla fluidità della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo
rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il
distanziamento fisico.
Conclusioni:
• Le misure di lockdown in Italia hanno effettivamente permesso un controllo dell’infezione da SARS-CoV-2
sul territorio nazionale pur in un contesto di persistente trasmissione diffusa del virus con incidenza molto
diversa nelle 21 Regioni/PPAA. La situazione descritta in questo report, relativa prevalentemente alla
seconda fase di transizione, è complessivamente positiva ma con alcuni segnali di allerta relativi alla
trasmissione.
• Questo descrive una situazione epidemiologicamente fluida che richiede il rispetto rigoroso delle misure
necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico.
• È necessario mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali per continuare a favorire la
consapevolezza e la compliance della popolazione, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di
potenziali casi, l’isolamento dei casi confermati, la quarantena dei loro contatti stretti. Queste azioni sono
fondamentali per controllare la trasmissione ed eventualmente identificare rapidamente e fronteggiare
recrudescenze epidemiche.
 

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