Quando ha sentito un rumore in cucina, dopo le 21 di venerdì sera, non ci ha pensato due volte ed è andata a controllare di cosa si trattasse. Così una donna di quasi novant'anni della zona di Lomazzo, nel Comasco, si è trovata davanti un uomo che stava frugando fra le sue cose. Nel vederla non è scappato, ma l'ha aggredita e poi trascinata in un'altra stanza dove le ha usato violenza. Poi se ne è andato. Non prima di averle preso il telefonino, per impedirle di chiedere aiuto. Lei però anche se sotto choc non si è persa d'animo. È uscita di casa e a piedi è andata da uno dei suoi figli che abita poco distanza. Ed è da qui che il figlio ha allertato i carabinieri che sono subito arrivati.
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L'ARRESTO - Ai militari ha descritto con precisione quel ragazzo giovane che l'ha violentata e con precisione ha spiegato la dinamica di cosa era accaduto.
LE REAZIONI - E proprio questo ha acceso la polemica politica. «Servono porti chiusi, espulsioni, certezza della pena» ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini. «Attendiamo parole chiare soprattutto dal Viminale - ha aggiunto -: dall'inizio dell'anno sono sbarcati in 15.375, contro i 5.521 dell'anno scorso e i 2.144 dello stesso periodo del 2019». Di «barbarie» commesse da un clandestino «con precedenti» ha parlato anche il sottosegretario dell'Interno Nicola Molteni. «Gli irregolari - ha aggiunto - vanno rimpatriati perché una immigrazione fuori controllo genera disordine, insicurezza e alimenta criminalità e violenza sui territori. Altro che ius soli!». Mentre secondo il presidente della Bicamerale Immigrazione, il leghista Eugenzio Zoffili, «occorre che il ministro dell'Interno Lamorgese prenda atto che il flusso migratorio verso il nostro Paese è al limite di quanto il nostro apparato di sicurezza possa reggere, e che l'unico modo per difendere i nostri confini è la politica dei cosiddetti 'porti chiusì. »La violenza sessuale che è accaduta all'anziana signora nel comasco è gravissima e inaccettabile. Per questo fare campagna elettorale o cercare consensi sul corpo delle donne è una scelta sbagliata oltre che pericolosa« ha replicato la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio.
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