Valerio Massimo Manfredi e la scrittrice Prenner esanimi in casa a Roma dopo una fuga di gas Condizioni critiche

Valerio Massimo Manfredi e la scrittrice Prenner esanimi in casa a Roma dopo una fuga di gas. Condizioni critiche
Valerio Massimo Manfredi e la scrittrice Prenner esanimi in casa a Roma dopo una fuga di gas. Condizioni critiche
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Giovedì 11 Febbraio 2021, 18:10 - Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 12:55

I vigili del fuoco lo chiamano “il signore della morte silenziosa” e ieri ha intossicato - con conseguenze gravissime - uno degli scrittori più amati e apprezzati nel mondo. Lotta fra la vita e la morte Valerio Massimo Manfredi, 78 anni a marzo, celebre per i suoi best-seller e i programmi tv sulla storia e l’archeologia, trovato ieri privo di sensi in un piccolo appartamento nel cuore di Trastevere avvelenato dal monossido di carbonio. Con lui anche la scrittrice Antonella Prenner, 45 anni, che versa in condizioni critiche. A ritrovare i corpi storditi dal gas velenoso la figlia di Manfredi, Diana, che ieri mattina provando a contattare il padre senza successo è arrivata a Trastevere intorno alle 15 e, con un mazzo di chiavi di riserva, è entrata nell’appartamento.

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LA DINAMICA
Agli agenti di polizia del commissariato Trastevere ha raccontato così quegli attimi: «Mio padre non rispondeva al telefono mi sono preoccupata e così ho deciso di andare a vedere, trovandolo incosciente». Nell’appartamento - un piccolo loft di due piani - ci sono ancora i trolley aperti in mezzo all’ingresso. Manfredi infatti che vive a Milano era arrivato a Roma solo da un paio di giorni. «L’avevo visto mercoledì mattina - racconta Daniela titolare del negozio L’ora del tè in via dei Vascellari - e come sempre ci siamo salutati, non riesco a capacitarmi di quanto accaduto». Manfredi e la Prenner sono stati trasferiti d’urgenza in due diversi ospedali: lui al San Camillo lei al policlinico Umberto I ma poiché quest’ultima è l’unica struttura ospedaliera del Lazio ad avere una camera iperbarica, lo scrittore in serata è stato trasferito in eliambulanza all’ospedale di Grosseto per poter essere sottoposto all’ossigenoterapia: l’unica in grado di sconfiggere il monossido se questo non è già diventato mortale. Le sue condizioni sono comunque «Critiche - spiegano dall’ospedale - è ricoverato in prognosi riservata in terapia intensiva».
 

 

 

LE VERIFICHE
Nel palazzetto di Trastevere sono arrivati i vigili del fuoco per compiere le verifiche e cercare di capire cosa sia accaduto.

In tutto ci sono sei appartamenti e in ognuno di essi sono state trovate tracce di monossido di carbonio in concentrazione variabile. Eppure non c’è un’unica caldaia centralizzata che alimenta l’intero edificio. I residenti, che non hanno accusato malori, sono stati evacuati il tempo necessario per permettere ai vigili di verificare gli impianti. Tutti, alimentati a metano, sono abbastanza recenti e non hanno problemi. Solo in tarda serata i vigili hanno isolato quella che potrebbe essere al 99% la causa della fuoriuscita del monossido: la caldaia di un’ex galleria d’arte che fa parte dell’edificio e che riversa come tutte le altre i fumi di scarico in una chiostrina interna comune. Per i vigili, quasi certamente, è questa caldaia ad aver sprigionato il monossido che poi si è introdotto tramite i canali di scarico delle altre caldaie in tutti gli appartamenti. Eppure lo spazio espositivo è chiuso da ottobre e come può allora essersi sprigionato il monossido che per svilupparsi ha bisogno che ci sia una combustione e dunque l’accensione dell’impianto? Pare che lo spazio di proprietà di un uomo arrivato a tarda sera da Napoli fosse usato per fini extra-lavorativi. Il locale è stato sequestrato e sono in corso indagini della polizia.

«Condizioni critiche»

Le condizioni di salute di Valerio Massimo Manfredi, 78 anni, restano critiche, secondo quanto trapela dall’ospedale di Grosseto, dove lo scrittore è ricoverato e sottoposto all’ossigenoterapia. Manfredi ha superato la notte, tuttavia le sue condizioni rimangono quelle di ieri sera, ovvero critiche, ma stabili. La prognosi resta riservata. La scrittrice Antonella Prenner, 45 anni, che ieri versava in condizioni critiche, ora si trova ricoverata nel reparto di Rianimazione.

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