Pfizer, sei dosi iniettate a una ragazza toscana per errore. «Ho febbre e dolori», ora è a casa

Pfizer, sei dosi iniettate a una ragazza toscana per errore. «Ho febbre e dolori», ora è a casa
Pfizer, sei dosi iniettate a una ragazza toscana per errore. «Ho febbre e dolori», ora è a casa
di Mario Landi
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Lunedì 10 Maggio 2021, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 13:43

Le hanno somministrato per errore sei dosi di vaccino Pfizer tutte insieme. È accaduto a una 23enne che ieri era andata in ospedale a Massa (Massa Carrara) per la vaccinazione in quanto, prossima al tirocinio in psicologia clinica alla Asl apuana, rientra nella categoria sanitari. La giovane, ricoverata poi in osservazione, è già tornata a casa. Al momento non ha manifestato conseguenze ma saranno effettuati controlli nel corso dei prossimi mesi: si tratta, ha spiegato la Asl Toscana nord ovest che sull'accaduto ha aperto un'indagine interna, del primo caso al mondo di sei dosi somministrate. Un precedente riguarda un infermiere in Israele, ma ne ha ricevute cinque. 

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Dimissioni dopo 24 ore - È stata dimessa dopo 24 ore di osservazione la giovane di 23 anni a cui sono state somministrate per errore sei dosi di vaccino Pfizer all'ospedale delle Apuane di Massa.

La ragazza, tirocinante di psicologia clinica, è rimasta monitorata e non ha manifestato allergie, come ha fatto sapere la Asl Toscana Nord Ovest. La giovane avrebbe solo dei dolori al braccio. «Si è trattato di un problema di calo dal punto di vista cognitivo uno scivolone dovuto ad un momento di calo dell'attenzione», ha spiegato la Asl deprecando comunque l'errore da disattenzione. La Asl Toscana ha promosso un audit interno per capire cosa sia successo effettivamente. Un caso simile si è verificato nei mesi scorsi in Germania, ma in quel caso erano state cinque le dosi, mentre la sperimentazione Pfizer relativa al sovradosaggio si fermerebbe a quota quattro.

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Il tema del richiamo - I medici non sanno dire al momento se la giovane avrà bisogno del richiamo o addirittura di ulteriori due dosi. Su come sia accaduto «è stato un errore umano, dovuto al grande stress che i nostri sanitari stanno affrontando in questi mesi; un calo di attenzione. Non doveva succedere, ma quando si lavora tanto purtroppo capita», spiega Tommaso Bellandi, responsabile della sicurezza del paziente della Asl. «L'infermiera - specifica - non ha inserito la soluzione fisiologica nel flaconcino che contiene sei dosi di principio attivo Pfizer. Ha dimenticato questo passaggio e quindi quando è andata ad aspirare il contenuto per una iniezione ha in realtà aspirato tutto il principio attivo». La ragazza, che si trovava ancora nel parcheggio dell'ospedale e stava per tornare a casa, è stata immediatamente richiamata e ricoverata al Noa e adesso verrà seguita a Careggi, dove una equipe di medici monitorerà il suo sistema immunitario. La 23enne ora è a casa con i tipici sintomi post vaccinazione: «Febbre, dolori alle ossa e difficoltà a muovere il braccio» ma «sta bene» afferma l'Azienda sanitaria. A confermarlo anche la diretta interessata tramite la madre anche se «la paura è stata tanta». La Asl spiega che «è stato necessario attivare anche l'unità di psicologia clinica ospedaliera per seguire i due sanitari distrutti dal dolore e dalla preoccupazione», l'infermiera e anche un medico, presenti entrambi al momento della somministrazione sbagliata del vaccino, «e la ragazza, che si è molto spaventata». Ma da parte della giovane e della sua famiglia nessuna intenzione di sporgere denuncia. Anzi. «Vorrei incontrare l'infermiera, per dirle di non sentirsi in colpa e di non avere paura per me. Sto bene e vorrei che insieme superassimo questo momento», le parole della 23enne riferite dalla madre che aggiunge: «Non abbiamo intenzione di procedere per vie legali. Non vogliamo rovinare la vita a nessuno, è stato un errore umano».

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Denuncia del Codacons - Sul caso interviene il Codacons, che depositerà domani una formale denuncia alla Procura della Repubblica di Massa per la possibile fattispecie di lesioni gravi. «Si tratta di un episodio grave sul quale la magistratura deve fare chiarezza - spiega l'associazione ad Adnkronos - È semplicemente assurdo che in un ospedale, luogo dove si garantisce la salute dei cittadini, si verifichi un simile errore, e la somministrazione di 6 fiale di vaccino potrebbe avere effetti per la salute della ragazza, con reazioni che potrebbero manifestarsi nei prossimi giorni». Un episodio che, secondo il Codacons, «potrebbe configurare la possibile fattispecie di lesioni gravi, senza considerare lo spreco di 5 dosi di vaccino destinate ad altri cittadini, e che dovrebbe portare alla sospensione immediata dei sanitari responsabili». Per tale motivo il Codacons, ricordando che «la ragazza protagonista della vicenda ha diritto al risarcimento dei danni anche in assenza di conseguenze sul piano fisico e solo per la paura e lo stress subiti», presenterà domani un esposto alla Procura di Massa chiedendo di aprire un procedimento nei confronti del Nuovo ospedale apuano per il possibile reato di lesioni gravi.

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