Vaccino Johnson&Johnson, ad aprile prime 400mila dosi in Italia: nessun limite di età per le somministrazioni del monodose

Vaccino Johnson&Johnson, ad aprile prime 400mila dosi in Italia: nessun limite di età per le somministrazioni del monodose
Vaccino Johnson&Johnson, ad aprile prime 400mila dosi in Italia: nessun limite di età per le somministrazioni del monodose
di Marco Conti
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Domenica 4 Aprile 2021, 20:16

ROMA In Italia arriveranno a metà aprile. Quattrocentomila dosi che valgono doppio perché il vaccino Johnson&Johnson è monodose e non ha quindi bisogno del richiamo previsto invece per gli altri vaccini. Non solo, è facile da conservare, al punto che la regione Lazio ha previsto che l’inoculazione venga affidata alle farmacie, e può essere quindi destinato più facilmente a quella parte di popolazione più difficile da raggiungere.

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L’efficacia del vaccino è stata testata dall’Ema secondo il quale il siero ha una copertura dell’85%. L’Europa ne ha ordinato 200 milioni di dosi di cui 27 spettano all’Italia e quindi l’arrivo previsto ad aprile è solo una parte della dotazione che spetta al nostro Paese di un vaccino che costa 15 euro a dose, molto di più dei due euro e mezzo di Astrazeneca.

Si conserva in un normale frigorifero per tre mesi, ed è efficace anche contro la variante inglese e brasiliana. 

 

Altri 7, 3 milioni di dosi l’Italia le riceverà entro giugno e nel terzo trimestre ne arriveranno altri 15,6 milioni e i restanti 4 dopo ottobre. Per i responsabili della campagna vaccinale sarà l’arrivo del quarto vaccino, dopo Astrazeneca, Pfizer e Moderna, ad imprimere una svolta alle vaccinazioni.

 

Nel Lazio

Nel Lazio il presidente della Regione Nicola Zingaretti ha già fatto sapere che dal 20 aprile le dosi di Johnson& Johnson verranno affidate alle farmacie e destinate alla popolazione tra i 55 e i 60 anni. Non c’è però un’indicazione nazionale ed è facile prevedere che ogni regione si comporterà a seconda del piano vaccinale in corso. Sicuramente non sarà inoculato sotto i 18 anni, mentre non si prevedono limiti di età.

Alcune regioni, non il Lazio, sono infatti indietro nella vaccinazione degli ultra settantenni che sinora è avvenuta utilizzando Astrazeneca e Pfizer.

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