Vaccini, dall'agenzia della sanità Ue il via libera agli immunizzati: «Abbracci senza mascherina»

Vaccini, dall'agenzia della sanità Ue via libera agli immunizzati «Abbracci senza mascherina»
Vaccini, dall'agenzia della sanità Ue via libera agli immunizzati «Abbracci senza mascherina»
di Gabriele Rosana
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Sabato 24 Aprile 2021, 06:23 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 01:47

Tutti vaccinati? Allora si può fare a meno della mascherina e pure del distanziamento fisico. Mentre la politica battaglia su riaperture e coprifuoco, c'è chi, nella comunità scientifica, indica già la luce in fondo al tunnel (e dà pure qualche consiglio pratico aspettando l'estate). È il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), agenzia dell'Ue con sede in Svezia, che da qualche mese al pallottoliere che monitora i contagi ha affiancato anche il conteggio delle vaccinazioni in tutta Europa.
LA RELAZIONE
Nelle trenta pagine di una relazione intermedia sulla base di quanto osservato sinora nell'andamento della campagna d'immunizzazione, gli esperti dell'Ecdc hanno suggerito l'allentamento di alcune restrizioni per chi ha completato il ciclo di immunizzazione, anche nel caso in cui si entri in contatto con chi non è invece ancora stato vaccinato.

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La prima ipotesi individuata dall'Ecdc è quello delle persone completamente vaccinate: anche se anziane, fra di loro potranno rinunciare alla mascherina e anche accantonare la distanza di sicurezza. Insomma, ci si tornerà (quasi) ad abbracciare.
Via libera, ma con qualche cautela in più, invece, per i contatti con persone che non hanno ancora ricevuto la loro dose. I giovani adulti o le persone di mezza età che hanno completato l'immunizzazione - prevede la seconda ipotesi - potranno incontrare senza mascherina e distanziamento chi è ancora in lista d'attesa per la somministrazione, purché non si tratti di soggetti vulnerabili o ad alto rischio, come anziani o immunodepressi.
MISURE PREVENTIVE
Le misure preventive, precisa il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, dovranno in ogni caso essere mantenute negli spazi pubblici: per il momento, quindi, l'Unione europea, non segue Israele (il Paese che detiene il record mondiale di rapporto fra vaccinazioni e popolazione), che una settimana fa aveva revocato l'obbligo di mascherina all'aperto.

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Le raccomandazioni dell'ente, che aggiornano precedenti linee guida, si basano su dati provvisori secondo cui chi ha ricevuto entrambe le dosi (o l'unica dose, nel caso di J&J) ha meno probabilità di trasmettere un'eventuale infezione ai contatti non ancora vaccinati.

La decisione finale sulla condotta da tenere, però, è rimessa agli Stati, proprio perché non c'è ancora abbastanza chiarezza sul fatto che i vaccinati possano non essere vettori della malattia.


A suggerire cautela è anche l'assenza di informazioni sulla protezione degli attuali vaccini contro le varianti: nelle zone in cui la diffusione delle mutazioni è più alta, l'Ecdc raccomanda di continuare a mantenere le distanze e indossare le mascherine. «Mentre la campagna di immunizzazione prosegue (quasi 120 milioni le dosi somministrate finora in Europa, ndr), è incoraggiante avere raccomandazioni secondo le quali la completa immunizzazione può consentire gradualmente l'allentamento delle misure di sicurezza», ha commentato la direttrice dell'Ecdc Andrea Ammon. La responsabile dell'agenzia Ue raccomanda comunque prudenza: «L'attenuazione delle precauzioni anti-Covid deve avvenire comunque gradualmente e dopo un'attenta valutazione di tutti i possibili rischi».


TESTIMONIAL ITALIANO
E in Italia c'è chi ha deciso da subito di diventare testimonial delle nuove linee guida, rivendicando anzi di averle anticipate. «È una grande giornata. Anche Ecdc finalmente ci dice che tra vaccinati possiamo stare senza mascherina e abbracciarci», ha esclamato su Twitter Roberto Burioni, virologo del San Raffaele, ricordando che «io e Alberto Zangrillo (primario di rianimazione nello stesso ospedale, ndr) lo avevamo capito con un certo anticipo e ci hanno pure criticato». Segue foto dei due a volto scoperto datata 11 marzo, quando entrambi i medici avevano ricevuto le due dosi di vaccino previste.

 

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