Ucraina diretta, ​Mosca: «Criminale di guerra chi dà armi a Kiev». Mariupol, ancora 200 civili e 20 bambini nell'acciaieria

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Ucraina diretta
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Lunedì 2 Maggio 2022, 11:13

Guerra Russia-Ucraina, diretta. Nuova evacuazione di civili da Mariupol: circa 80 persone sono uscite dalle acciaierie di Azovstal nel corso di un’operazione coordinata dall'Onu. I civili che vivono nelle altre parti della città saranno evacuati domani mattina. Oleg Tinkov, ex oligarca che aveva criticato la guerra, ha spiegato al New York Times di essere stato costretto a vendere forzatamente le azioni della banca che ha fondato.

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Ucraina, la giornata in diretta

Ore 11.04 - La periferia di Mykolaiv (nel sud dell'Ucraina) è stata colpita nella notte dai russi che hanno usato munizioni a grappolo. Lo riferisce su Facebook il portavoce dell'ufficio di difesa del comandante militare della città di Mykolaiv Dmitry Pletenchuk, secondo quanto riporta Ukrinform. «L'ufficio del comandante militare di difesa della città di Mykolaiv riferisce che stanotte le forze di occupazione russe hanno effettuato ancora una volta un attacco ai sobborghi della città di Mykolaiv. Sono state lanciate munizioni a grappolo del lanciarazzi multiplo Mlrs. Si registrano danni a case private e cortili», si legge nella nota.

Ore 10.47 - La società energetica finlandese Fennovoima ha annunciato di aver annullato un accordo con la società statale russa Rosatom per la centrale nucleare di Hanhikivi 1. Lo riporta il quotidiano finnico Iltalehti. Secondo il comunicato stampa, la collaborazione con la controllata di Rosatom, Raos Project, terminerà immediatamente. La risoluzione dell'accordo è giustificata dalla guerra in Ucraina e da ritardi di altro tipo.

Ore 10.45 - A causa degli attacchi di ieri nella città di Orihiv nella regione di Zaporizhzhia si sono registrati due morti e due feriti. Lo comunica, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa ucraina 'Interfax', l'amministrazione regionale militare di Zaporizhzhia.

Ore 10.44 - Denys Shleha, comandante della 12/a Brigata Operativa della Guardia Nazionale ucraina ha affermato che all'interno dell'acciaieria Azovstal a Mariupol i suoi uomini hanno vissuto una notte concitata dopo che il primo gruppo di sfollati ha lasciato ieri lo stabilimento e che nella struttura sarebbero rimaste circa 200 persone, inclusi 20 bambini. Lo riporta la Cnn «Non appena l'evacuazione dei civili è stata completata ieri, il nemico ha iniziato a usare ogni tipo di armi. La notte è stata agitata», ha detto Shleha.

Ore 10.40 - Sono oltre 5,5 milioni i cittadini che hanno lasciato l'Ucraina a causa della guerra lanciata lo scorso 24 febbraio dalla Russia. Il dato è stato diffuco dall'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati, spiegando che più di tre milioni di ucraini si sono diretti verso la Polonia. Sono invece oltre 800mila gli ucraini fuggiti in Romania.

Ore 10.28 - È iniziata l'evacuazione dei residenti da Mariupol. Lo fa sapere il consigliere del sindaco della città portuale Petro Andryushchenko su Radio Svoboda, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda. «Secondo le nostre informazioni, gli autobus sono partiti da Mariupol. Previo accordo, gli autobus raccoglieranno le persone nei villaggi di Mangush e Berdyansk», spiega. «E' consentito anche unirsi alla colonna con mezzi propri. Ci auguriamo che migliaia dei nostri residenti di Mariupol che sono rimasti bloccati sulla strada da Mariupol a Zaporizhzhia arrivino a destinazione stasera o domani mattina».

 

Ore 10.01 - Le forze russe stanno preparando un'offensiva verso Sloviansk, un'importante città ucraina nella regione di Donetsk. Lo riferisce l'esercito ucraino, stando alla Cnn e all'agenzia ucraina Ukrinform. L'offensiva prevede pesanti bombardamenti delle difese ucraine, ha affermato lo stato maggiore nel suo aggiornamento quotidiano. «Il nemico ha sparato contro le unità delle nostre truppe al confine tra Lyman e Siversk per estrometterle dalle loro posizioni e creare le condizioni per l'attacco a Sloviansk», si legge nella nota.

Ore 10.00 - Ammonterebbero a 23.800 le perdite fra le fila russe dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 23.800 uomini, 1.048 carri armati, 2.519 mezzi corazzati, 459 sistemi d'artiglieria, 152 lanciarazzi multipli, 80 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 194 aerei, 155 elicotteri, 1.824 autoveicoli, 8 unità navali, 76 cisterne di carburante e 271 droni

Ore 9.55 - Non è solo Zaporizhzhia la destinazione degli evacuati da Mariupol. Lo ha detto il consiglio comunale della città portuale assediata dalle forze russe, secondo il quale altre due località ospiteranno i rifugiati provenienti da Mariupol. In una dichiarazione su Telegram, l'amministrazione ha infatti spiegato che i rifugiati saranno trasferiti anche aMangush, a ovest di Mariupol, e in un villaggio vicino a Berdyansk, nel sud-est dell'Ucraina.

Ore 9.33 - Due motovedette russe 'Raptor' sono state distrutte al largo di Snake Island, nel Mar Nero, dall'aeronautica delle Forze armate ucraine. Lo riporta il canale Telegram delle Forze armate di Kiev.

Ore 9.32 - Alcune unità delle forze armate bielorusse sono state identificate nelle regioni di confine del Nord Ovest dell'Ucraina. Lo dice lo Stato maggiore della difesa di Kiev nell'ultimo aggiornamento operativo su Facebook. «Unità delle forze armate della repubblica di Bielorussia sono state individuate nelle aree di Volyn e Polissya e continuano a svolgere compiti per coprire il confine ucraino-bielorusso nelle regioni di Brest e Gomel», afferma lo Stato Maggiore. «Resta - aggiunge - la minaccia di colpi missilistici su infrastrutture militari e civili provenienti dal territorio della repubblica di Bielorussia da parte del nemico russo».

Ore 9.25 - L'Ungheria continua a restare contraria a qualsiasi embargo dell'Unione europea sulle importazioni russe di petrolio e gas. Lo ha annunciato il portavoce del governo Zoltan Kovacs. «La posizione ungherese riguardo a qualsiasi embargo su petrolio e gas non è cambiata: non li sosteniamo», ha scritto Kovacs su Twitter. L'Ue sta lavorano a un nuovo pacchetto di sanzioni che prevedrebbe tra l'altro una graduale stretta delle importazioni di petrolio, per il quale resta necessaria l'unanimità degli stati membri.

Ore 9.24 - Tre civili, incluso un bambino, sono morti nelle ultime 24 ore nella regione di Lugansk sotto i bombardamenti russi: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Sergii Gaidai, secondo quanto riporta l'agenzia Unian. Altri tre sono rimasti feriti. Gaidai ha parlato di 18 bombardamenti che hanno distrutto 28 case. Tra le località colpite ci sono Zolote, Lisichansk, Popasna e Lisichansk.

Ore 9.20 -  Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato l'ambasciatore russo a Tel Aviv per «chiarimenti» dopo le «gravi» dichiarazioni del ministro Serghei Lavrov su Hitler ed il presidente Volodymir Zelensky. «Le dichiarazioni di Lavrov - ha accusato il ministro Yair Lapid - sono sia imperdonabili ed oltraggiose, sia un terribile errore storico». «Gli ebrei - ha continuato - non si sono uccisi da soli nella Shoah.

Il più basso livello del razzismo contro gli ebrei è accusare gli ebrei stessi di antisemitismo».

Ore 9.03 - La Turchia ha fatto sapere che l'azione militare della Russia in Ucraina crea difficoltà a portare avanti il negoziato tra Mosca e Kiev. «Il protrarsi del conflitto e degli attacchi da parte della Russia rendono il processo più difficile», ha affermato Ibrahim Kalin, portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, in riferimento al processo negoziale avviato a Istanbul, a fine marzo, con un incontro tra delegazioni di Mosca e Kiev. Dopo avere incontrato il presidente Volodymyr Zelensky nella capitale ucraina, Kalin ha fatto sapere che Ankara lavora «intensamente» per portare avanti il negoziato.

Ore 8.52 -  Tutti i capi di Stato dei Paesi che forniscono armi all'Ucraina devono essere consegnati alla giustizia come criminali di guerra: lo ha scritto oggi sul suo canale Telegram il presidente della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, Vyacheslav Volodin. Lo riporta la Tass. «I leader degli Stati europei guidati dalla Germania possono trascinare i loro popoli in enormi problemi. Essi diventano parte del conflitto fornendo armamenti all'Ucraina. Tutti i capi di Stato che hanno deciso di fornire armi si sono sporcati e devono essere portati davanti alla giustizia come criminali di guerra», ha scritto Volodin.

Ore 8.48 - Si terrà domani martedì 3 maggio, alle ore 12.30, in Aula alla Camera un'informativa urgente del Governo, con il Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, sulle ulteriori iniziative per contrastare l'aumento dei costi dell'energia.

Ore 8.37 - Le autorità ucraine hanno identificato finora 621 cittadini russi sospettati di aver commesso crimini di guerra nell'invasione dell'Ucraina: lo ha reso noto l'Ufficio del procuratore generale del Paese, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Ukrinform. Si tratta di rappresentanti della leadership militare e politica russa, come ministri, deputati, ufficiali del comando militare, funzionari e capi delle forze dell'ordine. Ad oggi si registrano 9.247 procedimenti penali per reati di aggressione e crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina dal 24 febbraio scorso.

Ore 8.26 - L'esercito ucraino ha respinto una serie di attacchi russi diretti contro la zona attorno a Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina, dove sono diretti i civili evacuati da Mariupol. Lo ha reso noto il governatore della regione di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh, citato dall'agenzia di stampa Unian. Il governatore ha anche spiegato che i militari russi hanno cercato, senza riuscirci, di accerchiare le truppe ucraine nei pressi di Zaporizhzhia. Negli scontri sono stati danneggiati diversi edifici e infrastrutture, ha aggiunto Starukh.

Ore 8.15 - Un attacco missilistico russo ha colpito un silo per il grano nella regione di Dnipropetrovsk (nell'est dell'Ucraina), distruggendo la struttura. Lo riferisce Ukrinform, citando il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko, su Telegram. «Un altro attacco missilistico nel distretto di Synelnykove. Il missile ha colpito il silo, distruggendo il deposito di grano», afferma Reznichenko. Secondo le prime informazioni, non risultano vittime.

Ore 8.01 - Resta stabile a 219 il bilancio dei bambini morti in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, mentre aumenta il numero dei feriti, che si porta a 405. Lo riferisce il servizio stampa della Procura generale, secondo quanto riporta Ukrinform.

Ore 7.58 -  Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato che questa settimana avrà un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin, convinto che una soluzione di quello che sta accadendo nell'est dell'Ucraina verrà presa ad Ankara o a Istanbul. Intervistato dalla Cnn turca Erdogan ha detto che «probabilmente questa settimana avrò conversazioni telefoniche con Putin. Il nostro desiderio è di riunire i presidenti di Russia e Ucraina a Istanbul o ad Ankara».

Ore 7.54 - A seguito del bombardamento delle infrastrutture civili di Orikhov nella regione di Zaporizhia, due persone sono state uccise e altre quattro sono rimaste ferite. Lo ha reso noto l'amministrazione militare regionale di Zaporizhia, precisando che «l'esercito russo stava bersagliando le infrastrutture civili di Orikhov e ha colpito i grattacieli. A seguito dei bombardamenti nemici, quattro persone sono state portate in ospedale, altri due uomini sono morti per ferite da schegge».

Ore 7.40 - Più di un quarto delle unità dell'esercito russo inviate in Ucraina sono state rese «inabili al combattimento». È quanto sostiene l'intelligence britannica nel suo rapporto quotidiano aggiungendo che «probabilmente serviranno anni alla Russia per ricostruire le sue forze». «Dall'inizio della guerra la Russia ha messo in campo oltre 120 battaglioni tattici, circa il 65 per cento della sua intera forza di combattimento di terra», spiega il ministero della Difesa britannico, aggiungendo che «sembra che oltre un quarto di queste unità siano state rese inabili al combattimento».

Ore 7.24 - L'acciaieria Azovstal, a Mariupol, è stata bombardata nella notte. Lo hanno dichiarato fonti della sicurezza ucraina che hanno parlato a un'emittente tv locale. Per oggi è prevista la ripresa dell'evacuazione dei civili che si trovano asserragliati nell'impianto. Il consiglio cittadino di Mariupol riferisce su Telegram che per oggi è prevista anche l'evacuazione di altri civili che si trovano nella città assediata.

Ore 7.17 - Sono riprese questa mattina alle 7:00 (le 6:00 in Italia) le operazioni di evacuazione dei civili da Mariupol: lo ha reso noto il Consiglio comunale della città, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Gli autobus partono dal centro commerciale di Port City.

Ore 7.04 -  Adam Schiff, presidente del Comitato di intelligence della Camera degli Stati Uniti, ha detto alla Cnn che «è solo questione di tempo» prima che il presidente americano Joe Biden visiti l'Ucraina. Ieri la presidente della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, è diventato il funzionario americano di grado più alto a incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev dall'inizio dell'invasione russa.

Ore 06:27 - Due potenti esplosioni sono state udite nella città russa di Belgorod (confine meridionale con l’Ucraina) nelle prime ore di oggi (lunedì), ha scritto su Telegram il governatore regionale Vyacheslav Gladkov citato dall’agenzia Interfax. «Secondo il centro anticrisi, non ci sono state segnalazioni di vittime o danni», ha sottolineato Gladkov. Ieri un incendio presso una struttura del ministero della Difesa russo situata nella regione di Belgorod, a circa 30 chilometri dal confine ucraino, ha lasciato un residente locale ferito e sette case danneggiate. Secondo alcune fonti, le esplosioni di oggi potrebbero essere state causate dal tentativo russo di intercettare mezzi aerei ucraini — forse droni che si erano spinti sulla città russa.

Ore 05:29 - Il Nyt: Gerasimov in visita al fronte, sfuggito ad attentato

Il capo dello stato maggiore russo, il generale Valery Gerasimov, l’ufficiale in uniforme più alto in grado del Paese, ha visitato la scorsa settimana postazioni in prima linea nell’Ucraina orientale nel tentativo di rinvigorire l’offensiva delle forze di Mosca. Lo riporta il New York Times, citando funzionari ucraini e statunitensi. Secondo le fonti, durante la sua visita Gerasimov è sfuggito sabato scorso a un attacco ucraino contro una scuola utilizzata come base militare nella città di Izium controllata dai russi: circa 200 soldati, tra cui almeno un generale, sarebbero stati uccisi nel bombardamento ma Gerasimov era già ripartito per la Russia. Secondo altre fonti, al momento inverificabili, l’alto ufficiale sarebbe stato ferito.

Ore 03:17 - Due esplosioni nella città russa di Belgorod

Due potenti esplosioni sono state udite nella città russa di Belgorod (confine meridionale con l’Ucraina) nelle prime ore di oggi (lunedì), ha scritto su Telegram il governatore regionale Vyacheslav Gladkov citato dall’agenzia Interfax. «Secondo il centro anticrisi, non ci sono state segnalazioni di vittime o danni», ha sottolineato Gladkov. Ieri un incendio presso una struttura del ministero della Difesa russo situata nella regione di Belgorod, a circa 30 chilometri dal confine ucraino, ha lasciato un residente locale ferito e sette case danneggiate

Ore 1.55 Fino a poco tempo una spia russa lavorava presso lo stato maggiore delle forze armate ucraine ma è stato smascherato e arrestato dai servizi di sicurezza ucraini. Lo afferma Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell'Ufficio del presidente Volodymyr Zelensky. Oltre alla risorsa nemica nello stato maggiore - afferma Arestovych, citato dall'agenzia Ukrinform -, sarebbero state «smascherate» diverse altre persone che non avevano alcun collegamento con il quartier generale militare. «Una delle spie russe è un dipendente dello Stato maggiore delle forze armate ucraine - spiega -. Gli altri erano stati incaricati di abbattere un aereo passeggeri sopra la Russia o la Bielorussia. Dopo di che, Mosca avrebbe incolpato Kiev». Questo attacco sotto falsa bandiera - sempre secondo Arestovych - avrebbe dovuto essere effettuato utilizzando armi ucraine: sistemi missilistici antiaerei portatili. 

 

Ore 00.53 I leader russi hanno redatto un piano elaborato per invadere presto la Moldavia in quello che potrebbe portare alla ripetizione di uno scenario 'Donbass' nella regione, lo riportano media ucraini. Ci sono «una serie di indicatori» che segnalano un attacco nel prossimo futuro all'ex stato sovietico che conta solo 3.250 soldati nel suo esercito, suggeriscono fonti dell'intelligence ucraina citate dal Suspiline. Una certa attività si starebbe già osservando nell'aeroporto di Tiraspol, capitale della non riconosciuta repubblica della Transnistria. I russi potrebbero tentare di trasferire le truppe su aerei ed elicotteri in decollo dalla Crimea occupata. Nello stesso tempo, nella capitale moldava Chisinau verrebbero organizzate proteste e rivolte. Tali informazioni - secondo l'agenzia Ukrinform - non sarebbero però in linea con le valutazioni dell'intelligence occidentale, secondo cui la Russia non ha capacità sufficienti per completare in sicurezza questa rotta senza rischiare che i suoi velivoli vengano abbattuti dalla difesa aerea ucraina nella regione di Odessa. 

Ore 23:50 - Zelensky: «Spero domani ancora evacuazioni da Mariupol». Dentro l’acciaieria ancora decine di bambini 

«Oggi siamo finalmente riusciti ad avviare l’evacuazione delle persone dall’Azovstal. Dopo tante settimane di trattative, dopo tanti tentativi, vari incontri, persone, chiamate, Paesi, proposte», «spero che domani siano soddisfatte tutte le condizioni necessarie per continuare a evacuare persone da Mariupol. Abbiamo in programma di iniziare alle otto del mattino». Così il presidente ucraino Zelensky, in un videomessaggio di cui riferisce l’agenzia ucraina Ukrinform. «Continueremo a fare di tutto per evacuare la nostra gente dalla Azovstal, da Mariupol in generale».

Intanto, come riferito anche in precedenza, le forze russe hanno ripreso i bombardamenti dell’acciaieria di Mariupol subito dopo l’evacuazione di un gruppo di civili. Come spiega il comandante di brigata della Guardia nazionale ucraina Denys Shlega, in un’intervista televisiva, «è necessario almeno un altro round di evacuazioni per far uscire tutti i civili dall’impianto», ricordando come all’interno dei bunker dell’acciaieria restino «ancora decine di bimbi piccoli».

Ore 23:21 - Cnn: 3 vittime civili nei bombardamenti di Kharkiv

Tre persone sono state uccise e altre 8 sono rimaste ferite nei bombardamenti russi nella regione di Kharkiv, secondo Oleg Sinegubov, capo dell’amministrazione militare regionale. Lo riporta la Cnn.

Ore 22:37 - Lavrov: «Non vogliamo rovesciare Zelensky»

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, intervistato questa sera a Zona Bianca di Rete 4, ha negato implicitamente che Mosca preveda di dichiarare la fine della guerra in Ucraina in occasione dei festeggiamenti del 9 maggio per la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale. «I nostri militari - ha sottolineato - non pianificano le azioni in base a una data. I ritmi dipendono dalle necessità di minimizzare i rischi per la popolazione civile e per i militari russi».
«Non vogliamo rovesciare (il presidente ucraino) Zelensky. Non puntiamo a un cambio di regime a Kiev, questa è una specialità degli americani. Non chiediamo nemmeno che si arrenda. Quello che chiediamo è che interrompa le ostilità e lasci andare i civili. Vogliamo fare in modo che dall’Ucraina non vengano più minacce per la Russia». Così ancora Sergej Lavrov, intervistato a Zona Bianca su Rete 4. Kiev «sta sabotando» i negoziati con la Russia, «come per otto anni ha sabotato gli accordi di Minsk». Il ministro ha ribadito le accuse di «incoerenza» nelle posizioni e richieste negoziali già mosse da Mosca al presidente ucraino, Zelensky.

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