Ucraina, la diretta. Il pentagono: «Putin ha rinunciato a prendere Kiev». E gli Usa inviano migliaia di missili e droni

Ucraina, la diretta. Il pentagono: «Putin ha rinunciato a prendere Kiev». E gli Usa inviano migliaia di missili Stinger e droni
Ucraina, la diretta. Il pentagono: «Putin ha rinunciato a prendere Kiev». E gli Usa inviano migliaia di missili Stinger e droni
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Venerdì 8 Aprile 2022, 07:33 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 08:03

La guerra in Ucraina prosegue: siamo vicini al 45esimo giorno di conflitto e la Russia continua ad attaccare. Esplosioni ad Odessa, ma secondo gli Usa Putin ha rinunciato a conquistare Kiev. Intanto, sempre gli Stati Uniti inviano ancora armi in supporto delle truppe di Zelensky.

Guerra in Ucraina, la diretta

Ore 5.43 - Il presidente russo Vladimir Putin ha rinunciato a conquistare Kiev: lo ha detto ieri durante un'audizione parlamentare il ministro della Difesa statunitense, Lloyd Austin: lo riporta il Guardian. «Putin pensava che avrebbe potuto conquistare molto rapidamente l'Ucraina, catturare molto rapidamente questa capitale.

Si era sbagliato - ha detto il capo del Pentagono -. Penso che Putin abbia rinunciato ai suoi sforzi per catturare la capitale e ora sia concentrato nel sud e nell'est del Paese».

 

Ore 5.10 - Almeno due esplosioni hanno scosso Odessa nelle ultime ore. Lo riporta Cnn.

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Ore 4.45 - Più di «1.400» missili Stinger, più di «5.000» Javelin anticarro e oltre 50 milioni di munizioni. Sono alcune delle voci della lista aggiornata delle armi che gli Stati Uniti si sono impegnati a fornire all'Ucraina, alcune delle quali sono già arrivate nel Paese. L'elenco, riporta Cnn, include anche «centinaia» di droni, dispositivi per la visione notturna, 45.000 set di giubbotti anti proiettili ed elmetti e più di 7.000 altri sistemi anticarro oltre agli Stinger e i Javelin.

Ore 4.11 - «Le ambasciate stanno tornato a Kiev. Abbiamo bisogno del vostro sostegno, anche a livello di simboli e gesti diplomatici. Per favore, tornate nella nostra capitale e continuate il vostro lavoro». È l'appello lanciato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky alle missioni diplomatiche nel Paese che si erano spostate da Kiev dopo l'attacco russo. Il ritorno degli ambasciatori nella capitale è «un segnale alla Russia che Kiev è nostra», ha aggiunto citato dalla Cnn, ringraziando la Turchia e la Lituania per essere rientrata.

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