Ucraina, solo il 35% della popolazione è vaccinata. Il ministero della Salute: subito dosi anti covid ai profughi dai 5 anni in su

Ucraina, solo il 35% della popolazione è vaccinata. Il ministero della Salute: subito dosi anti covid ai profughi dai 5 anni in su
4 Minuti di Lettura
Venerdì 4 Marzo 2022, 15:13

La copertura vaccinale per il Covid-19 in Ucraina «si aggira intorno al 35% della popolazione, rappresentando una fra le più basse in Europa». Per questo, nell'ambito della presa in carico sanitaria dei profughi, il ministero della Salute invita a «offrire la vaccinazione anti Sars-CoV-2/Covid-19, in accordo con le indicazioni del Piano nazionale di vaccinazione anti Sars-CoV-2, a tutti soggetti a partire dai 5 anni di età che dichiarano di non essere vaccinati o non sono in possesso di documentazione attestante la vaccinazione, comprensiva della dose di richiamo (booster) per i soggetti a partire dai 12 anni di età».

È una delle raccomandazioni contenute nella circolare con cui il dicastero fornisce alle Asl le «prime indicazioni» in relazione «alla crisi in corso in Ucraina e in previsione dei conseguenti fenomeni migratori verso il nostro Paese». «I vaccini autorizzati in Ucraina corrispondono, per la maggior parte, a quelli autorizzati dall'Ema o equivalenti (Comirnaty, Covid-19 Vaccine Janssen, Covishield, Spikevax, Vaxzevria), a cui si aggiunge il vaccino Coronavac (Sinovac)», si precisa nel documento diffuso dalle Direzioni generali Prevenzione sanitaria e Programmazione sanitaria. 

La circolare del Ministero

Il ministero della Salute raccomanda di offrire ai rifugiati dall'Ucraina in arrivo in Italia anche le vaccinazioni di routine, segnalando «notevoli criticità dovute alle basse coperture vaccinali in quel Paese e il recente verificarsi di focolai epidemici, come l'epidemia di morbillo nel 2019 e il focolaio di polio iniziato nel 2021 e tutt'ora in corso nel Paese».

Lo evidenzia la nuova circolare del ministero della Salute "Crisi Ucraina - Prime Indicazioni per Aziende Sanitarie Locali". Tale situazione, si sottolinea, «affonda le radici in anni di difficoltà organizzative e di approvvigionamento di vaccini, oltre che in una lunga storia di esitazione vaccinale nel Paese, ampiamente diffusa sia nella popolazione generale che fra gli operatori sanitari». Oltre a rappresentare «un ostacolo per l'adesione all'offerta vaccinale in fase di accoglienza, questo - rileva il ministero della Salute - può ulteriormente aumentare il rischio che si sviluppino focolai epidemici di malattie prevenibili da vaccino nelle strutture deputate all'accoglienza dei migranti, già favorito dalle precarie condizioni igienicosanitarie associate alla crisi e al fenomeno migratorio stesso».

Per le vaccinazioni di routine, il calendario vaccinale Ucraino, rileva la circolare, prevede le seguenti vaccinazioni: Epatite B, TBC, Difterite, Tetano, Pertosse, Polio, Haemophilus influenzae b, Morbillo, Parotite, Rosolia. Queste le raccomandazioni previste nella circolare ministeriale per i minori fino al compimento dei 18 anni di età: per soggetto mai vaccinato, con documentazione insufficiente e stato vaccinale incerto, è raccomandata l'offerta delle vaccinazioni previste, in rapporto all'età, secondo il calendario del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale; per soggetto regolarmente vaccinato nel Paese di origine e con stato vaccinale adeguatamente documentato, è raccomandata l'offerta delle vaccinazioni previste, in rapporto all'età, secondo il calendario del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, per l'eventuale completamento del ciclo vaccinale primario o i successivi richiami. Per quanto riguarda gli adulti sopra i 18 anni, per i soggetti adulti non vaccinati o con stato vaccinale incerto, si raccomanda di offrire le seguenti vaccinazioni: Difterite, Tetano, Pertosse, Polio, Morbillo, Parotite, Rosolia (eccetto donne in gravidanza), Varicella (valutare), Epatite B (HBV) in caso di screening negativo (valutare).

© RIPRODUZIONE RISERVATA