Erdogan però resta sotto la soglia dei 330 seggi necessaria per votare una modifica in senso presidenzialista della Costituzione, che (in mancanza del voto dei 2/3 dell'assemblea) dovrebbe comunque poi essere approvata da un referendum popolare. - L'AKP (partito per la Giustizia e lo Sviluppo), guidato dal premier Ahmet Davutoglu, conquista circa il 49,3% dei voti, pari a 316 seggi su 550. A giugno si era fermato poco sotto al 40% delle preferenze, equivalenti a 258 seggi. - Il socialdemocratico CHP (Partito Popolare Repubblicano) di Kemal Kilicdaroglu ottiene circa il 25,4% dei voti, pari a 134 seggi. Alle precedenti elezioni aveva preso il 24,9% delle preferenze e 132 deputati. - I nazionalisti dell'MHP (Partito del Movimento Nazionalista) si attestano intorno all'11,9%, con 41 seggi.
A giugno avevano ottenuto il 16,2% e 80 seggi. - I filo-curdi dell'HDP (Partito Democratico del Popolo) si attestano al 10,6% delle preferenze, con un arretramento rispetto al 13% di giugno.
Adesso potranno contare su 59 seggi, rispetto agli 80 delle precedenti consultazioni.