Lidi, c'è l'accordo. Ma sugli indennizzi si deciderà in seguito

Un lido balneare
Un lido balneare
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Giovedì 26 Maggio 2022, 12:39 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 19:57

È stata trovata l'intesa di maggioranza sulle concessioni balneari. Come spiegato da vari partecipanti alla riunione con il governo, il testo finale rimanda ai decreti attuativi la definizione degli indennizzi, senza riferimenti all'avviamento dell'attività, al valore dei beni, a perizie e scritture contabili. Ora l'emendamento passerà alla commissione Bilancio del Senato per il parere e in mattinata lo approverà la commissione Industria che completerà l'esame del ddl concorrenza. 

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Il ddl in Aula lunedì

Il ddl andrà poi in Aula lunedì, a questo punto senza la fiducia.

Molte le reazioni dei parlamentari e dei leader politici. «Spero che oggi si trovi una mediazione che metta d'accordo tutti, abbiamo lavorato per la soluzione». Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini parlando dell'intesa raggiunta al Senato sui balneari. 

Pd: «Soluzione ragionevole»

«Una soluzione assolutamente positiva e ragionevole». Così il responsabile Economia del Pd, Antonio Misiani, ha definito l'accordo di maggioranza sulle concessioni balneari. «Ci abbiamo lavorato intensamente nelle ultime ore, crediamo che alla fine i decreti delegati, che saranno discussi dal Consiglio dei ministri, risolveranno bene la questione» degli indennizzi «trovando un buon punto di equilibrio - ha spiegato dopo la riunione fra maggioranza e governo in Senato -. Il governo ha raccolto una serie di proposte di limatura del testo Adesso ci sono tutte le condizioni per approvare il ddl concorrenza superando questo ultimo scoglio». 

Fi: «Abbiamo vinto»

«Come si dice a Roma, avemo vinto». Così il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni al termine della riunione di maggioranza in cui è stato trovato l'accordo sulle concessioni balneari. Sulla definizione degli indennizzi «è stata tolto il valore residuo, le parole che avrebbero messo in difficoltà sono state tolte: è stata inserita una dicitura semplice, con tutta una serie di altre garanzie all'interno dell'emendamento che consentiranno una valutazione degli investimenti scevra da ogni tipo di inflessione e opinione - ha spiegato Mallegni -. Abbiamo anche tolto di mezzo il riferimento alla perizia, perché oggettivamente non esiste che venga fatta una gara senza una perizia. La perizia è intrinseca nell'elemento di valutazione che non ha nessuna altra possibilità di opinione. La perizia è obbligatoria. Nei decreti legislativi saranno stabiliti una serie di criteri». Il senatore azzurro ha evidenziato poi «un altro fatto positivo», ossia una modifica all'ultima proposta avanzata dal governo. «Ô stata tolta la parte che apriva ai soggetti pubblici che, in generale, avessero una concessione: se uno gestiva il gas, l'autostrada, insomma i grandi gruppi, poteva venirsi a prendere la spiaggia».

Il viceministro: «Questione riguarda l'intero Paese»

«Il dare una valutazione seria, che salvaguardi la parte migliore e crei le opportunità di crescere ancora, uno stimolo concorrenziale: non è una questione che va circoscritta ai soli operatori ma che riguarda l'intero Paese». Lo ha sottolineato il viceministro allo Sviluppo economico Gilberto Pichetto (FI), dopo l'intesa di maggioranza sulle concessioni balneari, che sblocca l'approvazione del ddl concorrenza in commissione Industria al Senato. «Sono soddisfatto. Si è sciolto questo ultimo nodo, abbiamo sciolto tanti nodi in questo mese decisamente intenso - ha detto Pichetto, che ha seguito la trattativa per il governo -. I temi che sono stati affrontati sono ultradecennali, quello dei balneari quasi secolare, investono una serie di interessi privati e nazionali. Quello dei balneari è uno dei settori di grande sviluppo del Paese, dà opportunità di lavoro, ha un peso notevole sul 13% del Pil creato dal turismo in Italia, ed è un'autostrada che abbiamo davanti e dobbiamo saper percorrere».

Turco (M5S): «Soluzione di equilibrio»

 «Finalmente raggiunto l'accordo su cui stavamo lavorando da mesi in materia di concessioni balneari. Nel vertice di maggioranza, infatti, il Governo è giunto ad una soluzione di equilibro. Il M5S ha sostenuto sin dall'inizio un compromesso che rappresentasse un punto d'incontro fra gli interessi di imprese, lavoratori, utenti e Stato». Così in una nota il senatore Mario Turco, Vicepresidente del M5S. «Al termine di questi mesi di discussione, - aggiunge - siamo riusciti a garantire gare pubbliche entro dicembre 2023, salvo ragioni adeguatamente motivate e oggettive che impediscano il differimento entro e non oltre dicembre 2024. Importante, ai fini della trasparenza amministrativa, è l'inserimento dell'informativa alle Camere che abbiamo richiesto, sull'esito delle procedure selettive non completate a dicembre 2023, e sulle ragioni che ne hanno eventualmente impedito la conclusione.

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