Totoministri oggi, idea Bernabè per l'Ambiente. L’ex Eni potrebbe sostituire Cingolani

Lega: "Ministero alle nascite". L’ipotesi di unire la Natalità alla Famiglia

Totoministri oggi, idea Bernabè per l'Ambiente. L’ex Eni potrebbe sostituire Cingolani
Totoministri oggi, idea Bernabè per l'Ambiente. L’ex Eni potrebbe sostituire Cingolani
di Francesco Malfetano
4 Minuti di Lettura
Venerdì 7 Ottobre 2022, 21:42 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 10:32

Non solo tecnici inattaccabili, politici più o meno navigati, alleati e un paio di mine vaganti, nel calderone che sarà la prima linea del suo governo Giorgia Meloni è pronta a gettare anche qualche outsider di Fratelli d’Italia. «Chi ha fatto bene sul territorio ci sarà» è uno dei ragionamenti ripetuti a chi l’ha incontrata nelle ultime ore. E quindi girano i nomi dei senatori Alberto Balboni e Luca De Carlo, eletti rispettivamente in Emilia Romagna e in Veneto. Non solo per ruoli di “sottogoverno”, ma anche come nomi a sorpresa per l’Agricoltura o gli Affari regionali. Chiaramente però, la linea di azione stabilita, al momento li vede in coda. Bisogna prima coprire le caselle chiave, poi contrattare con Lega e Forza Italia e, alla fine, occuparsi di via della Scrofa.
Andiamo allora con ordine. Lo schema che sembra reggere è sempre quello dei due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, a cui affidare poi anche un ministero. Se per l’azzurro però sembrano aprirsi le porte della Farnesina - in pole nella corsa con la numero uno del Dis Elisabetta Belloni e l’ambasciatore Stefano Pontecorvo - per il segretario leghista la partita è notoriamente più difficile. Lui chiede il Viminale che però, a causa delle pendenze giudiziarie risalenti alla sua esperienza precedente da ministero dell’Interno, Meloni preferisce assegnare a un tecnico. Magari il suo capo di gabinetto dell’epoca e attuale prefetto di Roma Matteo Piantedosi o, in alternativa, la sua avvocata Giulia Bongiorno. In entrambi i casi per Salvini bisogna trovare un’altra casella. Secondo i rumors quella giusta potrebbero essere le Infrastrutture (che alla Lega interessa eccome, ma per Edoardo Rixi), da cui potrebbe “controllare” la Guardia costiera. Con il rischio di una beffa però: con l’istituzione del dicastero del Mare annunciata da FdI, non è escluso che quella delega non finisca accorpata da un’altra parte. Restando sul tema nuovi ministeri, proprio Salvini in un incontro a Varese ha fatto sapere di volerne uno ad hoc per la Natalità, magari da affiancare alla Famiglia. Carica per cui, spiegano fonti interne a via Bellerio, i principali indiziati sono la ministra Erika Stefani o Alessandra Locatelli, oggi assessora in Lombardia con le stesse funzioni. Questo però, innescherebbe un effetto domino. La Famiglia infatti, può essere la poltrona giusta per Licia Ronzulli, fedelissima del Cav che reclama spazio. 

Giorgia Meloni contro la ministra francese Boone: «Su diritti e libertà ingerenza inaccettabile»

IL GIOCO

Un gioco di specchi che inevitabilmente sta mettendo a dura prova Meloni, intenzionata quindi a spingere al limite la disponibilità degli alleati sulla presenza di tecnici. E così se all’Economia il nomi più caldo resta quello di Domenico perché spostare Dario Scannapieco da Cdp sarebbe un problema, spunta un supertecnico anche per il MiTE, ovvero il ministero della Transizione ecologica finora guidato da Roberto Cingolani. Posto che Cingolani potrebbe restare con il ruolo su misura di Commissario per l’emergenza, stando ai boatos di palazzo per il ministero (per cui è considerato papabile anche il colonnello di FdI Fabio Rampelli) sarebbe stato sondato l’ex amministratore delegato di Eni Franco Bernabé. Idem per quanto riguarda la Difesa. Se è vero che in corsa resta il presidente del Copasir di FdI Adolfo Urso, si racconta anche di interessamenti con il generale Luciano Portolano. Per la Salute corsa a tre tra il presidente della Croce rossa internazionale Francesco Rocca, l’ex direttore generale di Ema Guido Rasi e il preside della facoltà di Medicina della Cattolica Rocco Bellantone. 
Per le restanti caselle più probabile l’incarico politico.

E così per la Cultura è sfida tra l’azzurra Anna Maria Bernini e la leghista Lucia Borgonzoni (con quest’ultima preferita). Schema replicato - Di Carlo e Balboni permettendo - anche agli Affari regionali tra Alessandro Cattaneo di FI e Lorenzo Fontana o Erika Stefani del Carroccio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA