Gabriele, annegato a 17 anni davanti agli amici a Torvaianica: festeggiava la fine della scuola

Gabriele, annegato a 17 anni davanti agli amici a Torvaianica: festeggiava la fine della scuola
Gabriele, annegato a 17 anni davanti agli amici a Torvaianica: festeggiava la fine della scuola
di Moira Di Mario
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Mercoledì 12 Giugno 2019, 10:54 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 16:45

È morto annegato in mare mentre faceva il bagno a pochi metri dalla battigia, Gabriele Baroni, uno studente romano che avrebbe compiuto 18 anni il prossimo 14 luglio. La tragedia nel pomeriggio di ieri a Torvaianica, meta di tantissimi romani. Il ragazzo parte in mattinata dall'Appio Tuscolano, il quartiere dove viveva con la famiglia, insieme a un gruppo di amici. Per festeggiare l'inizio delle vacanze estive decidono di trascorrere la giornata al mare, scegliendo proprio la costa pometina che alcuni di loro conoscono e già frequentano. Stendono i teli sulla spiaggia libera vicino al Kafè, uno chiosco attrezzato. Poi nel pomeriggio subito dopo le 4 Gabriele vuole entrare in acqua. «Faccio un tuffo», avrebbe detto. Lo segue uno degli amici.

Roma, ragazzo muore mentre fa il bagno in mare a Torvaianica

I due ragazzi entrano in acqua. Il mare non è molto mosso, ma come tutta la costa di Torvaianica è pieno di correnti. All'improvviso l'amico di Gabriele si gira e non lo vede più. Lo chiama, ma lui non risponde. E' terrorizzato, annaspa, cerca di attirare l'attenzione e ci riesce. Dalla spiaggia capiscono che sta succedendo qualcosa. Parte la chiama al numero di emergenza in mare 1530 e da Fiumicino si muove la motovedetta CP 602, mentre la guardia costiera locale si precipita sul posto insieme ai carabinieri della stazione di Torvaianica. Intanto l'assistente bagnante del chioso sale sul pattino di salvataggio entra in mare e inizia a cercare lo studente insieme ai guardacoste. Alle 16,48 vedono un corpo a circa 200 metri dalla battigia poco più a nord dallo specchio d'acqua dove i due ragazzi si erano tuffati. Lo raggiungono.

SCHERZAVANO
I medici del 118 sono appena arrivati e cercano di rianimare Gabriele. Fanno di tutto, ma ogni tentativo risulta vano. Alle 17,06 l'equipe sanitaria non può fare altro che dichiararne il decesso. I suoi amici sono disperati. Doveva essere una giornata spensierata, invece in pochi minuti si è trasformata in tragedia. Sono storditi, increduli. Non riescono a capire come e soprattutto perché sia successo. «I soccorsi sono stati repentini dice una signora in spiaggia con i nipotini si sono mossi tutti». A confermare la tempestività dell'intervento anche una famiglia che era poco distante dal gruppo di ragazzi romani. «Il bagnino del chiosco è entrato subito in acqua anche se i ragazzi erano sul tratto di spiaggia libera dicono marito e moglie sono arrivati subito anche i carabinieri, la guardia costiera e i medici del 118. Una morte assurda. Li avevamo visti ridere e scherzare pochi minuti prima. Bei ragazzi, giovani, spensierati e poi la tragedia. Da quello che abbiamo potuto capire è successo tutto in una manciata di secondi». Lo studente è stato poi trascinato dalle correnti per un breve tratto, fino all'ex stabilimento balneare Piccolo Porto, dismesso e abbandonato da anni.

Il suo corpo è stato trasferito all'Istituto di medicina legale a Tor Vergata per l'autopsia. Intanto sabato prossimo parte il servizio di bay watch sulle spiagge libere di Torvaianica, organizzato dal Comune di Pomezia su otto postazioni, una proprio sulla spiaggia libera dove si è consumata la tragedia. 

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