Nell'aprile dello scorso anno la condanna a 8 anni di reclusione.
Oggi, in apertura del processo d'appello, la novità: il Pg Francesco Mollace ha tentato, invano, di far transitare nel fascicolo una nota del Reparto Anticrimine del Ros dei carabinieri di Roma relativa a uno stralcio di un'intercettazione ambientale disposta dalla procura di Genova in una cella del carcere di Sassari dove Brigande si trovava con un detenuto algerino già condannato a 6 anni a Genova per associazione terroristica. Secondo la nota, dall'intercettazione emerge in maniera chiara l'intenzione di Brigande di realizzare, una volta scarcerato, un attentato terroristico in Italia. Tre frasi su tutte: «Giuro su Dio, appena esco? fratello, vedi io cosa faccio» la prima; «A me mi serve una macchina», la seconda; «Io ce l'ho un amico, ce l'ha quattro bombe». Il documento non è stato acquisito; dalla camera di consiglio, la Corte è uscita con la conferma della condanna di Brigande a 4 anni di reclusione, con espulsione a pena espiata.