Terremoto a Catanzaro di 4.0, paura e scuole chiuse per verifiche: né danni, né feriti

Terremoto a Catanzaro, scossa di 4.0: evacuate le scuole
Terremoto a Catanzaro, scossa di 4.0: evacuate le scuole
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Lunedì 7 Ottobre 2019, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 19:07

È stata avvertita a Catanzaro e in quasi tutta la provincia la scossa di magnitudo 4.0 che, alle 8.11, ha fatto tremare l'area centrale della Calabria, dallo Jonio al Tirreno. Un movimento tellurico breve ma intenso il cui epicentro è stato localizzato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a Caraffa, un piccolo comune a pochi chilometri dal capoluogo e che ha avuto una profondità di 27 chilometri. Nessun ferito tra la popolazione dell'area interessata e niente danni alle cose, ma, quando la terra ha cominciato a tremare in città e nei centri più direttamente interessati, si è scatenata una grande paura. 

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Erano da poco passate le 8 del mattino, un'ora in cui tanti studenti delle scuole di ogni ordine e grado erano già in classe o si apprestavano a entrare nelle loro aule. Le lezioni sono state sospese (e lo saranno anche domani) su decisione del sindaco, Sergio Abramo, che ha emesso un'ordinanza di chiusura che ha riguardato anche l'Università Magna Grecia. Il timore di ulteriori e più forti scosse non ha risparmiato quanti avevano da poco iniziato la giornata negli uffici e in altri luoghi di lavoro. In centinaia si sono riversati in strada. È stata evacuata anche la Prefettura. 
 


Contraccolpi si sono registrati anche per il traffico ferroviario, che ha subito uno stop per verifiche sia sulla direttrice Lamezia Terme-Catanzaro, più direttamente interessata all'evento, che sulle linee tirrenica e ionica. I tecnici di Rfi, comunque, non hanno riscontrato alcuna criticità. La circolazione ferroviaria ha potuto così riprendere regolarmente. Stop di alcune ore anche sulla tratta interna Catanzaro-Soveria Mannelli, gestita dalle Ferrovie della Calabria. Gli edifici scolastici sono stati per tutto il giorno i sorvegliati speciali. Scattate con immediatezza le verifiche strutturali a Catanzaro e a Caraffa e negli altri due comuni più vicini all'epicentro, Settingiano e Marcellinara. In Prefettura, a Catanzaro, è stato convocato il Centro di coordinamento soccorsi, presieduto dal vice prefetto vicario Anna Maria Famiglietti (il prefetto Francesca Ferrandino si trova fuori sede) per una valutazione della situazione alla presenza dei vertici provinciali delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco, della Protezione civile e delle organizzazioni di volontariato.

«C'è stato chiaramente allarme - ha detto il sindaco di Caraffa, Antonio Giuseppe Sciumbata, presente alla riunione - tra la popolazione, che ha avvertito distintamente la scossa, ma non si registrano danni a persone o cose. A scopo precauzionale abbiamo comunque chiuso gli istituti scolastici». La Protezione civile regionale è intervenuta a distanza di qualche ora dall'evento dopo che in rete erano circolate delle fake news su ventilate «ulteriori nuove scosse di forte intensità. Non è possibile prevedere - ha chiarito la Prociv - l'ora in cui avverrà il prossimo terremoto. Informazione e prevenzione restano le uniche vere armi per ridurre il rischio sismico». E proprio sui social si è scatenata la polemica sulla presunta, mancata evacuazione di alcune scuole da parte dei dirigenti degli istituti in occasione del sisma. Sono apparsi post da parte di studenti che lamentano, in questo senso, ritardi ed omissioni, sottolineando i pericoli che ne sono derivati per la popolazione scolastica.
 
 

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