Terremoto Albania, sale a 49 il numero delle vittime: trovati corpi di una mamma con i suoi tre bimbi

Terremoto Albania, nuova scossa di 4.8 dopo mezzanotte: paura a Tirana
Terremoto Albania, nuova scossa di 4.8 dopo mezzanotte: paura a Tirana
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Giovedì 28 Novembre 2019, 12:10 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 10:41

Il numero delle vittime per il terremoto che ha colpito l'Albania è salito. Sono infatti 49 le persone che hanno perso la vita dopo il potente sisma che ha colpito il paese martedì scorso. Lo ha reso noto il ministero albanese della Difesa, precisando che le operazioni di ricerca proseguono solo tra le macerie di un albergo a Durazzo, dove si sospetta che si trovi un'altra persona. 

Tra i corpi ritrovato a Durazzo anche quelli di una mamma con i suoi tre bambini, estratti dalle macerie della loro villetta di tre piani dai vigili del fuoco italiani. 

Un giorno di scosse. Un scossa di terremoto di magnitudo 5.1 aveva colpito poco prima delle 12 di ieri 28 novembre l'Albania: a Durazzo si è scatenato il panico tra residenti e soccorritori nei pressi dell'hotel Miramare sbriciolato dal sisma di martedì scorso.
Qui la situazione è drammatica. Quando i soccorritori hanno portato via il corpo senza vita di un uomo, di circa 50 anni, e un suo familiare ha avuto un malore dopo essere scoppiato in lacrime. Complessivamente sono state circa 830 le scosse di assestamento registrate in Albania dalla notte di martedì: lo ha reso noto l'Istituto albanese di Geoscienza,

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È panico in Albania dopo la violenta scossa registrata poco prima delle ore 12.00, con epicentro nel Mar Adriatico a circa 40 chilometri a Nord di Tirana. A Durazzo dove il sisma è stato sentito molto forte, la gente si è riversata per le strade. Molti pazienti dell'ospedale della città, sulla cui facciata sono ben visibili i segni lasciati dalle scosse di martedì, hanno abbandonato di corsa i loro letti per scendere in strada. Lunghe file di auto si stanno formando all'uscita di Durazzo: in molti stanno cercando di lasciare la città. Secondo l'Istituto geofisico americano (Usgs) la magnitudo di quest'ultima scossa è stata di 4.9 ed il sisma ha colpito alle 11:52 ad una profondità di 10 km. Si è trattato della seconda scossa odierna dopo quella di magnitudo 4.5 delle 11:25. Ieri, sempre secondo l'Usgs, le scosse sono state cinque di magnitudo tra 4.2 e 5.3.

Ressa per il pane
Durazzo. È ressa per il pane nei pressi dello stadio di Durazzo: decine di persone si accalcano attorno alle auto di volontari che portano aiuti, mentre altre si accalcano lungo le inferriate di una scuola dove arrivano derrate alimentari e generi di prima necessità. Lo ha constatato l'ANSA. Il campo tende allestito nei giorni scorsi è praticamente deserto, «sono scappati tutti oggi dopo la scossa», racconta un ragazzo, mentre altri sfollati lasciano un'altra struttura di emergenza a bordo di pullman e ogni altro mezzo possibile.



«Il terremoto ha sollevato il suolo di 10 centimetri». «Il terremoto avvenuto in Albania ha sollevato il suolo di 10 centimetri»: la conferma autorevole arriva dal radar satellitare dell'EsaAgenzia Spaziale Europea. Il sisma di magnitudo 6,2 avvenuto ieri lungo la costa dell'Albania, infatti, ha sollevato il suolo di circa 10 centimetri vicino alla città di Durazzo: lo indicano le immagini radar riprese dai satelliti Sentinel-1 del programma europeo Copernicus di Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Europea, analizzate dai sismologi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

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Radar ad apertura sintetica (Sar) hanno permesso di misurare la deformazione del suolo, come è accaduto per i terremoti del 2009 a L'Aquila, del 2012 in Emilia Romagna e del 2013 in Lunigiana. La deformazione è stata misurata dalla piattaforma online Geohazard-tep, sviluppata dall'Esa, utilizzando una coppia di immagini radar acquisite dai satelliti Sentinel-1 dalla stessa posizione, prima e dopo il terremoto.

Il confronto fra le due immagini ha permesso di ottenere un interferogramma, ossia la mappa dello spostamento del suolo. Questa è stata ottenuta anche sulla base del segnale elettromagnetico emesso dal satellite, riflesso dalla superficie terrestre e catturato dal sensore, che nell'immagine ottenuta viene rappresentato con diversi cicli di colore. Ogni ciclo (o frangia) rappresenta uno spostamento della superficie terrestre lungo la linea di vista del satellite di mezza lunghezza d'onda del segnale emesso.

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