Covid, cammina 12 ore nella foresta amazzonica con il padre in spalla per portarlo a vaccinarsi: la storia di Tawy Zoé

La storia è stata raccontata da Erik Jennings, il dottore che ha scattato la foto e fatto il vaccino ai due indigeni

In viaggio per l'Amazzonia con il padre in spalla: Tawy Zoé cammina 12 ore per portarlo a fare il vaccino
In viaggio per l'Amazzonia con il padre in spalla: Tawy Zoé cammina 12 ore per portarlo a fare il vaccino
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Giovedì 13 Gennaio 2022, 17:38 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 13:40

Lo scatto ha fatto il giro del mondo, la sua storia sta emozionando migliaia di persone. Tawy Zoé, un indigeno di 24 anni, ha viaggiato per 12 ore attraverso la foresta amazzonica con il papà sulle spalle per permettergli di fare il vaccino anti-Covid. Il medico e fotografo Erik Jennings ha immortalato la scena al loro arrivo nel villaggio, dove suo papà ha poi ricevuto l'inoculazione. Lo scatto è stato pubblicato a distanza di un anno, lo scorso 2 gennaio, diventando virale.

Cammina 12 ore con il padre in spalla per farlo vaccinare

Il viaggio di Tawy Zoé è durato sei ore per tratta (andata e ritorno). Una vera e propria impresa, che però il giovane non ha esitato a compiere. La paura del Covid unita alla voglia di proteggere suo papà dal rischio di morte, gli ha permesso di superare un ostacolo che sembrava insormontabile.

 

Second "Bbc World", la zona in cui vivono i due è lo stato di Pará, nel nord del Brasile, in una zona di foresta considerata altamente protetta per il proprio valore ecologico. Erik Jennings, intervistato da El Mundo, ha spiegato di essersi occupato della vaccinazione della popolazione dell'area. «E' arrivato il 2022 e nessun caso di Covid-19 è stato registrato nella popolazione di Zoé», ha scritto sul suo post pubblicato su Instagram. «Insieme abbiamo costruito il modo più sicuro di procedere – ha aggiunto Jennings -.

Abbiamo utilizzato alcune capanne nei villaggi vicino alla nostra base, luoghi aperti e ariosi, dove gli Zoé non dormivano. Ogni famiglia è stata vaccinata separatamente e sono arrivati ​​per strade che solo loro conoscono, per evitare gli incroci tra i gruppi».

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