Tampone rapido negativo e molecolare positivo: può succedere? Ecco da cosa può dipendere

Tampone rapido negativo e molecolare positivo: può succedere? Ecco da cosa può dipendere
di Veronica Cursi
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Sabato 28 Novembre 2020, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 17:12

Quanto possiamo fidarci dell’esito di un test per mettere in evidenza lo stato di infezione da Covid 19? Un test rapido può dare falsi negativi? E se si perchè?  Risponde Roberto Cauda, ordinario di Malattie infettive all'Università Cattolica e direttore dell'Unità operativa di Malattie infettive del Gemelli di Roma.

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Professore quando è giusto eseguire un test antigenico rapido e quando invece è nessario eseguire un molecolare?

«Partiamo da un presupposto. Il test molecolare è il più efficace e attendibile per rilevare il virus durante la fase attiva dell'infezione, anche in assenza di sintomi.

A differenza dei test molecolari, i test antigenici rapidi rilevano la presenza del virus non tramite il suo acido nucleico (Rna) ma tramite le sue proteine (antigeni). La performance del test dipende anche dal contesto in cui viene impiegato: aumenta quando il test è impiegato su persone con elevate probabilità di essere infetti, ad esempio tra i sintomatici al Pronto Soccorso, e si riduce quando impiegato su persone apparentemente sane, ad esempio per uno screening in una scuola oppure in una palestra».

Qualche esempio? Il test molecolare, il cosiddetto tampone, è indicato per caso sospetto sintomatico con o senza link epidemiologico; persona in quarantena se compaiono sintomi; contatto stretto di caso confermato che vive o frequenta regolarmente soggetti fragili a rischio di complicanze; screening degli operatori sanitari o di personale che lavora in contesti ad alto rischio; contatto asintomatico in quarantena per la chiusura a 10 giorni. Il tampone antigenico rapido, invece, è indicato per persona con pochi sintomi in assenza di link epidemiologico; contatto stretto di caso confermato che è asintomatico (ad esempio per le scuole e il lavoro), senza conviventi fragili; persona asintomatica proveniente da Paesi a rischio; motivi di lavoro, di viaggio o per richieste non correlate a esigenze cliniche».

Perché un test rapido può dare esito negativo e un molecolare effettuato dalla stessa persona il giorno dopo risultato positivo?

«Potrebbero esserci diversi fattori. Il paziente potrebbe essersi positivizzato in 24 ore, motivo per cui è necessario aspettare 4-5 giorni prima di eseguire il test se si è stato a contatto con un positivo. Un altro elemento importante è il tempo con cui viene processato: la sensibilità scende di molto se il campione non viene processato in tempi rapidi. Per intenderci, non deve essere lasciato a sedimentare: in quel caso potrebbe dare dare valore negativo invece di un positivo. E poi c'è anche l'esecuzione del tampone, la modalità con cui viene eseguito il tampone nasofaringeo: è necessario prelevare la giusta quantità di materiale. Per questo bisogna stare attenti a tamponi fai da te».

 

Sono più frequenti falsi positivi o falsi negativi?

«E' più facile che emerga un falso positivo».

Qual è la differenza tra il rapido e il molecolare?

«Il molecolare mette in evidenza l'Rna, consente di stabilire la  quantità maggiore o minore della carica virale, è più sensibile e affidabile e per questo ci vogliono diversi giorni per aver l'esito. Il Rapido ha un metodo diverso, mette in evidenza componenti del virus che non sono l'Rna. Il vantaggio è che ci vuole di meno, però non è un test quantitativo e si possono avere risposte meno sensibili».

Dunque se sono positivo al Covid dopo 10 giorni di quarantena devo per forza eseguire un molecolare?

«Assolutamente sì, proprio per la maggiore affidabilità del tampone. Anche se con il tampone molecolare si può rimanere positivi a lungo ma non vuol dire che si è ancora contagiosi.L'Rna, ad esempio, dopo 20 giorni, non è più legato al virus ma è presente nelle cellule di sfaldamento del naso o della gola. Per questo, come da indicazione della Regione lazio, dopo 21 giorni si può uscire anche se positivi».

E se invece sono stato a contatto con un positivo quale test posso eseguire: non c'è il rischio che un negativo sia in realtà positivo?

«In quel caso, se non si vive con soggetti malati o a rischio di complicanze, e non si hanno sintomi si può anche eseguire un test rapido. Ripeto: come percentuale i falsi negativi di un rapido sono minori rispetto ai falsi positivi». 

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