Tampone in aeroporto, per i voli nazionali bisognerà arrivare due ore prima. Fino a 4 per gli intercontinentali

Tampone sui voli, bisognerà arrivare in aeroporto due ore prima
Tampone sui voli, bisognerà arrivare in aeroporto due ore prima
di Mauro Evangelisti
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Martedì 1 Settembre 2020, 00:38 - Ultimo aggiornamento: 15:29

ROMA Se la sperimentazione, che comincerà all’aeroporto di Fiumicino nelle prossime settimane, sarà soddisfacente, il nostro futuro prossimo da passeggeri avrà una tempistica differente: andremo al terminal un’ora prima del solito (di fatto in anticipo di due ore rispetto alla partenza per un volo nazionale, di tre-quattro per uno intercontinentale), per eseguire il tampone rapido ed essere certi di non essere positivi al coronavirus. Al passeggero, però, sarà proposta anche un’alternativa, che potrà essere ancora più interessante se la formula “un biglietto, un tampone” sarà estesa anche ai voli a lungo raggio.

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PERCORSI
Ipotizziamo di avere acquistato un biglietto per New York. Per evitare di andare troppo in anticipo in aeroporto, avremo un piano B: entro le 72 ore precedenti al decollo, potremo presentarci al drive in che proprio oggi sarà inaugurato al parcheggio lunga sosta dell’Aeroporto di Fiumicino ed eseguire il tampone. Le due opzioni sono previste nel piano che stanno studiando alla Regione Lazio, in collaborazione con Aeroporti di Roma che sul tema dei test ha messo a disposizione in tempi record le strutture (molto apprezzate sui social) per i test a chi torna da Spagna, Grecia, Malta e Croazia.

Le compagnie aeree stanno mostrando molto interesse: visto che non avremo il vaccino domani, la possibilità di eseguire tamponi rapidi alla partenza sembra essere l’unica arma per rianimare il traffico aereo. L’idea, sui cui si sta lavorando, è quella di sperimentare il sistema sui voli nazionali Roma-Milano. Bisogna essere realisti: pensare di eseguire i tamponi alla partenza è ambizioso, più complicato rispetto al meccanismo oliato oggi sugli arrivi. Il volo che parte, in linea di massima, non può aspettare. Il timore di molti, però, è che sperimentare proprio sulla tratta Roma-Milano il sistema, potrebbe favorire il vero concorrente: i treni dell’alta velocità.

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GARANZIE
L’assessore alla Salute del Lazio, Alessio D’Amato, però, la pensa diversamente: «Se riusciremo ad andare a regime con i tamponi rapidi alle partenze dei voli Roma-Milano, offriremo un valore aggiunto eccezionale: la certezza di viaggiare in sicurezza». Un volo con tutti i passeggeri che hanno eseguito il test è una garanzia non solo per la salute, ma anche rispetto al rischio di finire in quarantena. Molti si chiedono: ma cosa succederà se, quando farò il tampone alla partenza e risulterò positivo? Ovviamente scatterà la quarantena, ma se si è infetti saperlo è la cosa più importante, per la propria salute (perché si affronta per tempo un’eventuale malattia) e per quella dei propri cari a cui non si trasmetterà il virus.

La prospettiva è andare oltre la sperimentazione sul volo Roma-Milano e ampliare agli intercontinentali il servizio. In questi giorni, allo Spallanzani, si sta valutando l’efficacia di un altro tipo di test, salivare, meno invasivo e più veloce. Proprio ieri negli Stati Uniti la Fda (l’autorità sanitaria) ha autorizzato un tampone di quel tipo. Tutti questi strumenti potranno essere utili anche per attuare il piano a cui sta lavorando il ministro della Salute, Roberto Speranza: accordi tra nazioni (in particolare Francia, Germania, Spagna e Italia) sui test in aeroporto. Il 4 settembre si svolgerà un vertice europeo su questo. Intanto, oggi parte il drive-in nel parcheggio lunga sosta dell’aeroporto di Fiumicino, che potrà essere usato anche dai passeggeri che arrivano con i voli della sera. «Riteniamo doveroso garantire il massimo supporto al fianco della Regione, del Governo e della nostra comunità.

La rapida realizzazione di un drive-in di notevoli dimensioni in aeroporto non solo testimonia coscienza e impegno nel mettere in campo tutto quanto possibile per fronteggiare con determinazione l’emergenza Covid-19 ma, in prospettiva, guarda anche alla possibilità di offrire a tutti i nostri passeggeri un’opportunità in più per gestire in modo semplice e rapido le attività di controllo del contagio», dice Marco Troncone, Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma.

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