Secondo la Lega dei Ticinesi, la misura servirebbe a «combattere la criminalità frontaliera» che entrerebbe in Svizzera dall'Italia. «Non è sicuramente la soluzione a tutti i mali - aveva spiegato la consigliera nazionale della Lega dei Ticinesi Roberta Pantani - ma rappresenta un importante tassello per una maggiore sicurezza nel nostro Cantone». Sulla misura erano state sollevate critiche da parte di Pd e Fi, mentre la Lega aveva avuto parole favorevoli. Nel pomeriggio il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione contro la chiusura, un documento bipartisan sul quale però la Lega ha espresso voto contrario. Secondo i presentatori della mozione, la chiusura dei valichi fra le 23 e le 5 procura disagi ai lavoratori frontalieri e non risolve il problema di sicurezza lamentato dagli svizzeri, oltre a rappresentare il rischio di ulteriori chiusure. «Una mozione inutile, pre-elettorale, per qualche preferenza in più», ha commentato il capogruppo della Lega in Regione Lombardia, Massimiliano Romeo, secondo il quale «la Regione non ha competenze in politica estera».
In serata è intervenuta la Farnesina, che ha convocato «con urgenza» l'ambasciatore svizzero in Italia. «Kessler - si legge in una nota del Ministero degli Esteri - ha sottolineato come si tratti di una misura temporanea e sperimentale, che andrà presto rivista nel quadro di un ulteriore miglioramento della collaborazione fra forze di sicurezza, alla luce dell'accordo vigente fra le polizie dei due Paesi».
Da parte italiana è stata ribadita la richiesta di pervenire «nel più breve tempo possibile» al superamento delle procedure di controllo del casellario giudiziario, che si applicano nei confronti dei soli lavoratori transfrontalieri italiani.