Superbonus e facciate, accordo sulle proroghe. Via l'Isee sulle villette, meno vincoli ai lavori. E arriva il "salva-infissi"

Scongiurata la fine degli sconti sulle opere “collegate”, come l’isolamento delle finestre

Superbonus e facciate, accordo sulle proroghe. Via l'Isee sulle villette, meno vincoli ai lavori. E arriva il "salva-infissi"
Superbonus e facciate, accordo sulle proroghe. Via l'Isee sulle villette, meno vincoli ai lavori. E arriva il "salva-infissi"
di Andrea Bassi
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Domenica 12 Dicembre 2021, 12:40

Il Superbonus del 110% sarà di nuovo esteso alle villette e alle case unifamiliari senza più il vincolo dell’Isee di 25 mila euro. Salterà anche il paletto che vincola i lavori alla sola abitazione principale. Ma ci saranno anche altre novità. Come una serie di modifiche al decreto frodi, la cui approvazione il 12 novembre scorso aveva di fatto bloccato tutti i nuovi lavori. L’asseverazione sarà necessaria soltanto per gli appalti superiori a 40 mila euro. Ma soprattutto la stretta sulle si applicherà soltanto ai lavori iniziati dopo l’approvazione definitiva del provvedimento e non più retroattivamente. Tutte modifiche chieste, ed ottenute, soprattutto su spinta del Movimento Cinque Stelle e del presidente della Commissione bilancio del Senato (e relatore della manovra) Daniele Pesco.

Molto probabilmente, come proposto invece dal Partito Democratico, ci sarà anche una proroga di sei mesi per il bonus facciate al 90%.

Questa in pratica è la sintesi dell’accordo raggiunto ieri tra la maggioranza e il governo sulle modifiche al pacchetto dei bonus sulla casa da fare in manovra. Mentre Forza Italia alza la voce e chiede di un nuovo rinvio delle cartelle esattoriali definendolo «dirimente». Per certificare l’accordo, però, manca ancora un passaggio. In programma c’è un incontro con il ministro dell’Economia Daniele Franco, per capire quali sono le risorse a disposizione del Parlamento.

Superbonus 110%, scompare l’Isee su case unifamiliari e villette (e il vincolo prima casa)

Al momento la dote è ferma a 600 milioni. Fondi che sembrano insufficienti per accogliere tutte le richieste discusse negli ultimi due giorni. Tra gli emendamenti concordati c’è, infatti, anche un pacchetto sulla scuola, con la stabilizzazione del personale assunto per fronteggiare l’emergenza Covid. Da solo questo pacchetto rischierebbe di assorbire buona parte della dote. Dunque si guarda a quelle “pieghe” del bilancio che hanno permesso di recuperare un altro miliardo da destinare al contenimento dell’aumento delle bollette elettriche. Ma torniamo al pacchetto bonus, che al momento sembra essere quello più consistente. Come detto i lavori alle villette e alle case unifamiliari con l’incentivo del 110% potranno essere avviati senza più il vincolo di reddito introdotto dal governo, ossia un Isee massimo di 25mila euro. Così come scompare il limite alla sola prima abitazione dei lavori. L’unico vincolo da rispettare, sarà quello di aver completato entro giugno del prossimo anno almeno il 30% del cantiere per poter proseguire con il Superbonus. 

IL SALVAGENTE
Nel provvedimento ci sarà anche una norma «salva-infissi», decisa per rimediare a una “svista” della manovra. I lavori condominiali sono stati estesi fino al 2025, anche se con un decalage nel tempo del Superbonus. I lavori “trainati”, quelli cioè che i singoli condomini possono “legare” ai lavori condominiali ottenendo lo sconto del 110%, non hanno avuto invece nessuna proroga. Il caso classico è quello degli infissi. Se il condominio fa il cappotto termico, anche gli infissi dei singoli appartamenti possono essere acquistati con il 110%. Il Superbonus “condominiale” è stato esteso per tutto il 2023, e poi in misura ridotta fino al 2025. Il bonus ai singoli condomini, scadrà invece nel 2022. Adesso la scadenza verrà allungata, adeguandola al resto dell’incentivo. 

Arriverà anche una proroga fino a dicembre 2023 dell’installazione dei pannelli fotovoltaici che ad oggi scadono invece a giugno 2022. Così come fino alla fine del 2023, sarà prorogata l’installazione delle colonnine di ricarica. Verrà invece prorogato fino a dicembre 2025 il Superbonus rafforzato per tutte le abitazioni oggetto di ricostruzione a seguito degli eventi sismici dal 2009 in poi. Il bonus facciate, invece, dovrebbe essere prorogato per altri 6 mesi al 90%. O in alternativa potrebbe essere alzata la percentuale della detrazione fino al 70-75%. In arrivo anche una proroga di 3-6 mesi per l’esenzione dalla tassa di occupazione del suolo pubblico per tavolini e dehors, insieme alla regole semplificate previste durante l’emergenza Covid per andare incontro a bar e ristoranti. 

Villette

Cambia la norma sulle villette e sulle case unifamiliari. Salta il limite Isee di 25 mila euro per i lavori. Così come l’obbligo che l’immobile oggetto di ristrutturazione sia la prima casa. L’unico vincolo sarà aver completato entro il 30 giugno del prossimo anno il 30 per cento dei lavori. 

Lavori trainati

Era considerata una sorta di “svista”. I lavori dell’intero condominio al 110% (trainanti) sono stati prorogati con lo sconto pieno fino a fine 2023. Per quelli dei singoli condomini (trainati) invece, la scadenza è la fine del 2022. Insomma, niente più sconto sugli infissi. La norma sarà corretta.

Misure anti-frode

Tra le norme che dovrebbero essere introdotte c’è anche un comma per non far valere la stretta sui lavori del decreto frodi per edilizia libera e per una soglia di lavori complessivi al di sotto dei 40 mila euro di spesa. Le norme restrittive resterebbero in vigore per il bonus facciate.

Auto elettrica

L’accordo di maggioranza prevede tra le altre cosa una proroga fino a dicembre 2023 dell’installazione delle colonnine di ricarica per le auto elettriche e quella dell’installazione dei pannelli fotovoltaici che ad oggi scadrebbero a giugno 2022.

Facciate

Un tema molto delicato è considerato il bonus facciate al 90%. Il Pd ha chiesto la proroga per altri 6 mesi dell’incentivo che, invece, la manovra riduce al 60% per il prossimo anno. In alternativa l’incentivo potrebbe rimanere per tutto il 2022 ma con una percentuale alzata al 70-75%. 

Tavolini e dehors

Le regole emergenziali che hanno reso più facile l’occupazione del suolo pubblico per i bar e i ristoranti nei centri cittadini, saranno prorogate di 3-6 mesi. Così come per lo stesso periodo sarà prorogata l’esenzione dal pagamento delle due tasse comunali collegate: la Cosap e la Tosap. 

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