Mascherine all'aperto, Regioni in pressing. Super green pass già in zona bianca

L'assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato: pericolo di assembramenti

Mascherine all'aperto, la proposta delle Regioni. «Sì nei luoghi affollati e a prescindere dai colori»
Mascherine all'aperto, la proposta delle Regioni. «Sì nei luoghi affollati e a prescindere dai colori»
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Mercoledì 24 Novembre 2021, 12:48 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:10

Mascherine all'aperto, ecco cosa succede. «L'ipotesi è stata messa dalle Regioni sul tavolo nel confronto con il Governo. E' una misura che andrebbe adottata subito in tutta Italia a prescindere dai colori». Così l'assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato. «Mascherine anche all'aperto e soprattutto nei luoghi affollati», aggiunge D'Amato. La misura è stata richiesta in vista delle festività quando assembramenti nelle città sono frequenti anche per lo shopping.

Il governo sceglie dunque la linea dura per arginare la quarta ondata. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti presenti alla cabina di regia tra il premier Mario Draghi e i capi delegazione delle forze di maggioranza, nel corso della riunione sarebbe prevalsa la decisione di una stretta sui No vax già in zona bianca, aprendo” le attività ricreative solo a coloro in possesso del cosiddetto Super Green pass, ovvero per chi è vaccinato o guarito. La stretta dunque non dovrebbe arrivare solo dove salgono i contagi e le situazioni negli ospedali sono più critiche -ovvero dall'area gialla a salire- ma dappertutto e senza distinzioni di sorta. Va dunque in pensione il sistema di zone suddivise per colore -varato dal secondo governo Conte- in base all'incidenza del virus e le situazioni negli ospedali. Il vaccino - dunque il Super Green pass  sarà necessario per accedere alle attività ricreative. Col solo tampone si potrà andare a lavoro. Lockdown circoscritti - in situazioni particolarmente critiche - potranno inoltre essere decisi localmente dai singoli amministratori, riferiscono fonti presenti all'incontro. Saranno intensificati i controlli sul Green pass. Alla stretta per i non vaccinati o guariti, corrisponderà un più generale irrigidimento dei controlli.

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Andreoni - In questa fase della pandemia di Covid-19 «dobbiamo ridurre al massimo i comportamenti a rischio e per farlo ritengo che indossare tutti, vaccinati e non vaccinati, la mascherina anche all'aperto è la scelta migliore. Questo perché non sempre anche quando siamo fuori casa possiamo essere al sicuro da situazioni di contagio dovute ad assembramenti». Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), commentando le scelte di alcuni sindaci che hanno optato per il ritorno della mascherina all'aperto.

Lombardia - «Dobbiamo impedire che ci siano altre chiusure, che produrrebbero conseguenze negative sia dal punto di vista concreto che psicologico. I lombardi hanno dimostrato grande determinazione nel contrastare l'avanzata del Covid-19. Non possiamo avere ripensamenti». Lo ha dichiarato Attilio Fontana, intervenendo a Pavia all'incontro sui 20 anni del Cnao (il Centro nazionale di adroterapia oncologica) nel corso del quale è stato presentato il progetto di espansione del Centro. In merito all'ipotesi di creazione di un super Green Pass, il governatore lombardo ha commentato: «siamo favorevoli a tutto ciò che non ci limita e che possa evitare le chiusure». Fontana ha definito il Cnao «una grande eccellenza: pochi centri a livello mondiale possono vantare un sistema di così elevato livello tecnologico. Crediamo molto nella ricerca e nell'innovazione; stiamo investendo per mantenere la ricerca a massimi livelli. La crisi che stiamo vivendo è stato un acceleratore per gli investimenti nella ricerca e nell'innovazione tecnologica».

 

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