La stabilità è legge: passa la fiducia al Senato con 162 sì. Dalla Tasi agli affitti: ecco i vantaggi

Maria Elena Boschi
Maria Elena Boschi
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Martedì 22 Dicembre 2015, 19:02
ROMA - Via libera del Senato alla fiducia sulla legge di Stabilità. La manovra ha così incassato l'ok definitivo del Parlamento. I voti favorevoli sono stati 162, i no 125.
Il Senato ha approvato la riforma della Rai per alzata di mano, cioè senza la registrazione dei voti. Nessuno infatti ha chiesto di votare con procedimento elettronico. La votazione è avvenuta immediatamente dopo quella della legge di Stabilità che è passata con 162 sì.

Dalla Tasi agli affitti, ecco i vantaggi
La scomparsa della Tasi sull'abitazione principale è la novità di gran lunga più importante, se non altro per l'incidenza sul bilancio dello Stato e per il numero di proprietari coinvolti. Ma la legge di stabilità che sta per avere l'ultimo via libera al Senato contiene in realtà diverse altre novità su casa e dintorni, dalle riduzioni di imposta per gli immobili in affitto e quelli dati in comodato, fino all'avvio del leasing immobiliare, con relative agevolazioni per le giovani coppie. Dunque il prossimo mese di giugno circa 20 milioni di proprietari non dovranno pensare a versare la Tasi (a meno che naturalmente non possiedano immobili diversi dall'abitazione principale). Il governo si attende da questa misura una buona spinta ai consumi e più in generale un ulteriore miglioramento del clima di fiducia. Lo stesso premier Renzi ha scritto nella sua E-news, rispondendo alle critiche, che la manovra contiene «molte buone notizie» e rappresenta «un'inversione di tendenza». Insomma «altro che marchette». Ma gli effetti concreti dell'esenzione per la prima casa saranno diversificati tra le varie realtà del Paese. La Uil con il suo Servizio politiche economiche e territoriali ricorda che se il beneficio medio è di 191 euro, questo importo è la media di situazioni molto diversificate in base al valore catastale delle abitazioni (che del resto non sempre coincide con quello di mercato) ed all'aliquota applicata. Così a Torino il risparmio è di 403 euro e a Roma di 391, ma in molti capoluoghi, da Arezzo a Nuoro da Treviso a Cosenza si resta al di sotto dei 100.

I VANTAGGI I vantaggi individuali sono ben più sostanziosi nel caso del comodato, che però riguarda naturalmente un numero più limitato di proprietari. Quelli che hanno scelto di concedere l'abitazione ai parenti in linea retta di primo grado (genitori o figli) - con contratto registrato - dimezzeranno l'Imu versata, ovvero un'imposta più pesante di quella finora applicata sull'abitazione principale. Ecco quindi che secondo i calcoli di Confedilizia il beneficio supera in molte città i 1.000 euro, con punte di oltre 1.400 a Bologna e Milano, mentre a Roma e Torino si risparmiano in media più di 1.100 euro. Il risparmio è un po' più contenuto ma comunque consistente a Napoli e a Firenze (intorno agli 800 euro) mentre si riduce in città come Trento e Trieste dove le amministrazioni comunali avevano scelto aliquote meno pesanti. La legge di Stabilità prevede poi un'agevolazione per coloro che acquistano la casa (di classe energetica A o B) dall'impresa costruttrice: sarà possibile detrarre in dieci anni dall'imposta sul reddito il 50 per cento dell'Iva dovuta. Così l'aliquota Iva (4 per cento) si allinea a quella di registro (2 per cento) applicata alle compravendite tra privati. Oltre che per chi possiede la casa in cui abita, qualche novità positiva è arrivata anche per coloro che decidono invece di dare un'abitazione in locazione. Se il contratto è di quelli che prevedono il canone concordato, in base agli accordi tra associazioni di proprietari e di inquilini, l'imposta sarà calcolata sull'aliquota comunale ridotta del 25 per cento. In generale però anche per il prossimo anno i Comuni avranno ancora la possibilità di applicare sugli immobili affittati o a disposizione le maggiorazioni di imposta già decise lo scorso anno, fino allo 0,8 per mille.

IL NUOVO STRUMENTO Infine il leasing: la spinta a questo strumento dovrebbe arrivare dalle agevolazioni Irpef.
In particolare se ad accedere all'abitazione principale con questa formula saranno giovani di età inferiore a 35 anni e reddito non superiore ai 55 mila euro l'anno è prevista una detrazione del 19 per cento sul canone pagato fino ad una spesa massima di 8 mila euro e sul costo per il riscatto fnale fino ad un massimo di 20 mila. l beneficio è ridotto del 50 per cento per chi supera la soglia di età. Resta da vedere se questa opzione risulterà appetibile per i giovani, a fronte della possibilità di acquistare stipulando in alternativa un mutuo di durata molto lunga.