Spostamenti a Natale, governo valuta Italia zona rossa o arancione in giorni festivi. Deroghe per i piccoli comuni

Covid e spostamenti a Natale, Pd contrario: «No ad allentamenti, sì a nuove misure»
Covid e spostamenti a Natale, Pd contrario: «No ad allentamenti, sì a nuove misure»
5 Minuti di Lettura
Domenica 13 Dicembre 2020, 17:41 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 12:35

Il governo valuta un irrigidimento delle misure anti contagio nei giorni festivi e prefestivi: l'idea sul tavolo è quella di rendere tutta l'Italia zona rossa o zona arancione nelle giornate più a rischio, permettendo però uno specifico allentamento per i piccoli Comuni. L'ipotesi, a quanto apprende l'Ansa al termine della riunione dei capi delegazione, è adottare norme omogenee in tutta Italia, con un irrigidimento delle disposizioni come annunciato anche dalla Merkel in Germania, per evitare la terza ondata. Qusto è quanto emerge al termine del vertice tra Giuseppe Conte e i capidelegazione, il ministro delle Regioni Francesco Boccia, il sottosegretario Riccardo Fraccaro, il ministro dei Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà sulla questione dello spostamento tra i comuni nelle festività natalizie. Domani è previsto un nuovo incontro tra i capi delegazione della maggioranza con gli esperti del Comitato tecnico scientifico e i ministri Luciana Lamorgese, Francesco Boccia ed altri. La riunione, proposta dal capo delegazione dei Cinquestelle Alfonso Bonafede, ha un duplice obiettivo: analizzare la situazione epidemiologica e i rischi sanitari e capire se vi siano preoccupazioni particolari in vista dei possibili assembramenti nelle vie dello shopping nei prossimi giorni.

Non è escluso dunque un nuovo dpcm E dunque interventi per evitare gli assembramenti nelle vie e nelle piazze dello shopping e nelle zone centrali delle grandi città - prevedendo maggiori controlli e chiusure mirate o anticipando il coprifuoco e la chiusura di bar e ristoranti - e limitare i grandi spostamenti, dunque sia quelli tra le regioni - che però si interromperanno a partire dal 21 dicembre per effetto del Dpcm già in vigore - sia quelli all'interno delle stesse. «Siamo in una fase che ci mette tutti a dura prova, supereremo la tempesta e ne usciremo migliori» ha detto oggi il premier Giuseppe Conte che in serata ha presieduto la riunione dei capidelegazione per mettere a punto proprio le deroghe per i piccoli comuni promesse nei giorni scorsi.

La stretta

A invocare una stretta delle misure anti Covid durante le feste di Natale avevano cominciato nel pomeriggio quelli del Pd (governo e partito): «Servono misure di contenimento del coronavirus». «Le misure indicate alcune settimane fa dal Governo per contenere la curva della pandemia stanno funzionando. Se la situazione in molte Regioni migliora è solo grazie a quelle misure di contenimento e a comportamenti coerenti e responsabili. Malgrado questo, il numero delle vittime è drammatico cosi come il numero complessivo dei positivi. Ora bisogna fare di tutto per non disperdere questi risultati e non tornare indietro. Per questo, alla luce di un sicuro aumento del rischio di assembramenti dovuto al periodo delle festività e alle raccomandazioni alla prudenza e responsabilità del comitato scientifico nazionale, occorre valutare l’adozione di nuove misure che garantiscano il contenimento dei contagi». È quanto emerso oggi nel corso di una riunione dei ministri Pd con i capigruppo di Camera e Senato, il Segretario Nicola Zingaretti e Vicesegretario Andrea Orlando.

In merito a deroghe e allentamenti in vista del Natale un pezzo da novanta del Pd come il commissario europeo Paolo Gentiloni ha indicato la linea prudente di Merkel citando i numeri, più bassi, della Germania.

Il premier a Bruxelles due giorni fa era stato chiaro e aveva chiamato in causa il parlamento. «Se il Parlamento, assumendosene tutta la responsabilità, vuole introdurre eccezioni sui comuni più piccoli, in un raggio chilometrico contenuto, torneremo su questo punto. Il Parlamento è sovrano, ma serve grande cautela in qualsiasi eccezione», aveva detto Giuseppe Conte.

Come si arriva alle deroghe per i piccoli comuni

L'ipotesi è quella di consentire di uscire, ponendo un limite chilometrico, solo dai comuni sotto i 5mila abitanti e dovrebbe essere tradotta in una mozione di maggioranza che impegni il governo, da depositare lunedì al Senato ed essere votata mercoledì in Aula. Secondo la Coldiretti la questione interessa oltre 10 milioni di italiani, che sono quelli che vivono in piccoli comuni con meno di 5mila abitanti.

Spostamenti, governo ci ripensa: il via libera legato al chilometraggio

Le posizioni

«Si può ragionare su alcune deroghe per piccoli comuni», anche sotto i cinquemila abitanti, «ma devono rimanere piccole eccezioni alla linea del rigore e della fermezza che deve essere centrale». Così fonti M5S ribadiscono la posizione del Movimento in vista della riunione dei capidelegazione a palazzo Chigi. Dai cinquestelle si esprime inoltre soddisfazione per la posizione assunta nelle ultime ore dal Pd che ha chiesto una stretta ulteriore anche se, viene sottolineato, negli ultimi giorni ci sono stati troppi «ondeggiamenti» da parte dei Dem, che hanno assunto almeno 3 diverse posizioni.

«Coerenza». È la linea che, a quanto si apprende, la ministra di Iv Teresa Bellanova porterà all'incontro dei capidelegazione sul Covid. «Confrontiamoci con la comunità scientifica e decidiamo misure coerenti e comprensibili», è la sua posizione. «Anche più restrittive di quelle attuali, se necessario, ma comprensibili. Perché solo così i cittadini saranno indotti a rispettarle». Bellanova - viene ricordato - aveva posto questo tema sullo stop agli spostamenti a Natale e Capodanno che, mentre blocca i Comuni, magari per distanze inferiore al chilometro, consente di muoversi nelle città, spesso a distanze ben più grandi.

Covid Italia, bollettino 13 dicembre: 17.938 nuovi casi e 484 morti. Tasso positività sale all'11,7%

Spostamenti a Natale solo tra i piccoli Comuni: la frenata del governo

© RIPRODUZIONE RISERVATA