Chef Rubio, fratello poliziotto ucciso reagisce al tweet: ti auguro di perdere un caro. Poi le scuse

Chef Rubio, il fratello del poliziotto ucciso reagisce al tweet: ti auguro di perdere un caro
Chef Rubio, il fratello del poliziotto ucciso reagisce al tweet: ti auguro di perdere un caro
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Sabato 5 Ottobre 2019, 14:52 - Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 12:54

Bufera su chef Rubio per un tweet pubblicato dopo la sparatoria a Trieste. «Inammissibile che un ladro riesca a disarmare un agente», scrive il cuoco romano, innescando una serie di reazioni sdegnate tra cui quella del fratello di Matteo Demenego, uno dei poliziotti uccisi: «Chef Rubio sono il fratello del poliziotto impreparato! Beh, tieni sempre la guardia alta quando giri perché se colgo impreparato pure te fai la fine di mio fratello! Uomo di merda! Ti auguro di perdere un tuo caro! A presto!». Un post dettato dalla «rabbia» e dal «dolore», dirà poi, scusandosi. Il sindacato dei funzionari di polizia è intervenuto chiedendo il boicottaggio social di chef Rubio. Attacchi al cuoco della tv anche da Matteo Salvini e Giorgia Meloni

Sparatoria Trieste, chef Rubio-Salvini: scontro sui social: «Omicidio di Stato», «Sei stupido»

Ma ecco il tweet incriminato di chef Rubio: «Inammissibile che un ladro riesca a disarmare un agente. Le colpe di questa ennesima tragedia evitabile risiedono nei vertici di un sistema stantio che manda a morire giovani impreparati fisicamente e psicologicamente. Io non mi sento sicuro in mano vostra».
 


Parole dure a cui arrivano altrettante dure repliche. Compresa, appunto, quella del fratello di Matteo Demenego, una delle due vittime: «Sono il fratello del poliziotto impreparato. Beh tieni sempre la guardia alta quando giri perché se colgo impreparato pure te fai la fine di mio fratello! Uomo di merda! Ti auguro di perdere un tuo caro!». 

«FERMATE TUTTO - replica chef Rubio - Il fratello mi ha minacciato di morte, telegiornali e i giornalisti assetati di scoop che vogliono intervistarmi, un popolo alla deriva capitanato da criminali folli che gettano benzina sul fuoco. Io vi ricordo che sono morte due persone e pare che so STATO io». 

Qualche ora e arrivano le scuse del fratello di Demenego: «Innanzi tutto vorrei scusarmi per i toni e le parole usate contro Chef Rubio dettate dalla rabbia e dal dolore per il post fuori luogo e infelice pubblicato dallo stesso sulla morte di mio fratello e del suo collega.
Per me la vicenda può ritenersi conclusa qui. Lasciateci al nostro dolore. Grazie!».

 
Tante le reazioni al tweet di Rubio. La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni definisce Rubio «miserabile». E Matteo Salvini, che ha avuto già scontri sui social con lo chef, scrive: «A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprire bocca e togliere ogni dubbio». E poi chiosa: «non sei uno chef sei uno stupido».

A criticare la presa di posizione del cuoco, al secolo Giorgio Rubini, anche Rita dalla Chiesa. «Semmai ti capiterà di essere minacciato pesantemente da qualcuno -scrive- difenditi da solo visto che di loro no ti fidi. Vergognati per al tua immensa pochezza». E il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, annuncia che chiederà «personalmente all'emittente televisiva che ha messo sotto contratto Chef Rubio di cancellare il suo programma».

 
Tanti i messaggi di cordoglio sul profilo di Demenego, istruttore di bartender, trainer di PartyinBottle e gestore di un locale a Garbatella. «Esistono dei colpevoli ben più gravi di chi ha premuto il grilletto - si legge nel messaggio lasciato dalla 'famiglia' di PartyinBottle - Ma questo è solo il momento del cordoglio, il dolore non deve trasformarsi in rabbia o desiderio di vendetta». Tredici ore fa sul suo stesso profilo l'addio di Gianluca a Matteo su una foto di famiglia: «Proteggici da lassù, fratello mio! Sei il mio eroe! Onore a te!».

Contro chef Rubio. «Quanto accaduto a Trieste dimostra come il rischio ed il pericolo nel nostro lavoro non possa mai essere del tutto eliminato. La vicenda, correttamente e rapidamente ricostruita dalla Questura di Trieste ci restituisce una vicenda dove un imprevedibile raptus da parte di un soggetto regolare sul territorio italiano che si era di fatto costituito grazie all'intervento del fratello dopo aver sottratto uno scooter, ha spezzato le giovani vie di due colleghi. Per questo, insieme all'immenso dolore che proviamo, spiace dover leggere squallidi sciacalli della disinformazione e del clamore mediatico». Così in una nota il portavoce dell'Associazione nazionale funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, commenta quanto accaduto ieri a Trieste. «La Polizia italiana usa le manette solo quando necessario e in questa vicenda nulla faceva presagire una reazione così folle. Nulla, in questo caso, c'entrano le dotazioni di mezzi, la preparazione professionale, le disposizioni di servizio. Sfugge ad alcuni approssimativi commentatori da tastiera che la nostra non è solo una delle polizie migliori al mondo ma anche una delle più attente al rapporto con i cittadini - sottolinea Lacquaniti - Quanto alle polemiche suscitate dalle esternazioni del signor Gabriele Rubini (il cosiddetto Chef Rubio) crediamo che la strada migliore sia il silenzio. Anzi, invitiamo tutti i colleghi e gli amici della Polizia di Stato ad eliminarlo dalle pagine di tutti i social perché certe affermazioni non meritano neanche il nostro disprezzo e che siano il frutto di una malata voglia di visibilità».
 

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