Sindaco di Riace Domenico Lucano ai domiciliari per favoreggiamento immigrazione clandestina: «Organizzava nozze tra riacesi e straniere»

Immigrazione clandestina, arrestato il sindaco di Riace Domenico Lucano
Immigrazione clandestina, arrestato il sindaco di Riace Domenico Lucano
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Martedì 2 Ottobre 2018, 07:37 - Ultimo aggiornamento: 09:43

Arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti il sindaco di Riace, Domenico Lucano. che secondo la procura organizzava «nozze di convenienza tra riacesi e straniere». Il primo cittadino è noto per essere un simbolo dell'accoglienza, tanto che la Rai ha persino prodotto una fiction (ora sospesa) interpretata da Beppe Fiorello e incentrata sulla sua figura.


Come fa sapere la procura di Locri in una nota, «i finanzieri del Gruppo di Locri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Locri, che dispone gli arresti domiciliari nei confronti di Domenico Lucano e il divieto di dimora per la sua compagna, Tesfahun Lemlem, nell'ambito dell'operazione denominata 'Xenia'».

La misura cautelare rappresenta l'epilogo di approfondite indagini, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Locri, svolte in merito alla gestione dei finanziamenti erogati dal ministero dell'Interno e dalla prefettura di Reggio Calabria al Comune di Riace, per l'accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico.

 


MATRIMONI TRA RIACESI E STRANIERE
Dalle indagini è emersa «la particolare spregiudicatezza del sindaco, nonostante il ruolo istituzionale rivestito, nell'organizzare veri e propri 'matrimoni di convenienza' tra cittadini riacesi e donne straniere - spiega la procura di Locri - al fine di favorire illecitamente la permanenza di queste ultime nel territorio italiano». Secondo l'accusa, «il sindaco Lucano, unitamente alla sua compagna Tesfahun Lemlem» ha «architettato degli espedienti criminosi, tanto semplici quanto efficaci, volti ad aggirare la disciplina prevista dalle norme nazionali per ottenere l'ingresso in Italia».

SIMBOLO DI ACCOGLIENZA
Con l'arresto di Domenico Lucano, per tutti «Mimmo», crolla il «mito» di un amministratore diventato famoso per il suo impegno in favore dei migranti, che in migliaia avevano trovato ospitalità nel centro della Locride, già noto per il ritrovamento in mare dei «Bronzi». L'impegno di Lucano in favore dei migranti gli diede enorme notorietà anche a livello internazionale, tanto che nel 2016 la rivista americana «Fortune» lo inserì tra le 50 personalità più potenti nel mondo.

I «guai» per Lucano cominciarono quando la Prefettura di Reggio Calabria, lo scorso anno, dispose un'ispezione nel Comune di Riace dalla quale emersero una serie di irregolarità nell'utilizzo dei finanziamenti governativi per la gestione dei migranti. I risultati dell'ispezione fecero scattare l'inchiesta della Procura della Repubblica di Locri da cui sono emersi gli illeciti che oggi hanno portato all'arresto di Lucano e della compagna, Tesfahun Lemlem.


LA FICTION CON FIORELLO
Un mese fa circa aveva fatto scalpore la notizia della sospensione da parte della Rai della fiction «Tutto il mondo è paese», diretta da Giulio Manfredonia per Picomedia, Ibla Film e Rai Fiction, e ispirata proprio al modello di accoglienza e integrazione della cittadina di Riace e al suo sindaco Domenico Lucano.
Beppe Fiorello, che sul set interpreta proprio Domenico Lucano, si era sfogato sui social denunciando il «blocco» della fiction ma la Rai aveva replicato: «Non esiste nessun blocco della messa in onda», «è stata semplicemente sospesa» in attesa delle decisioni della magistratura sulla vicenda che coinvolge il sindaco Lucano, indagato «da parte della Procura di Locri per alcuni presunti reati collegati alla gestione del sistema di accoglienza. 

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