Seviziata con il ferro da stiro ad Albano: arrestate due donne e un uomo

Seviziata con il ferro da stiro ad Albano: arrestate due donne e un uomo
di Marco De Risi
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Venerdì 20 Luglio 2018, 13:28 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 12:06

Svolta nel caso della donna italiana di 28 anni trovata nel suo appartamento in via Virgilio ad Albano brutalmente seviziata. Stamattina i residenti hanno visto portare via in manette una condomina insieme alla figlia e al fidanzato di quest'ultima.

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La polizia avrebbe chiuso il cerchio. Gli agenti della squadra mobile e di Albano, dopo circa due settimane, avrebbero arrestato i tre responsabili. La ventottenne, seviziata su tutto il corpo con un ferro da stiro, è stata ricoverata in gravi condizioni in ospedale. Anche il naso era fratturato in più punti.


I tre arrestati sarebbero incensurati: eppure avrebbero chiesto alla vicina di casa determinati comportamenti rifiutati dalla vittima che per questo ha rischiato di morire seviziata.
 
 

Gli aggressori sono stati individuati dalle forze dell'ordine dopo una intensa e articolata indagine, coordinata dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Velletri, in seguito al ritrovamento della vittima da parte dei soccorritori lo scorso 3 luglio in condizioni drammatiche. La donna era stata infatti trasportata e ricoverata, in codice rosso, all'ospedale di Albano, dove le erano state riscontrate ferite e fratture in diverse parti del corpo che, come gli inquirenti avevano appurato, erano state inferte in modo spietato e disumano. Presentava segni di percosse, lividi ed ecchimosi, tagli da lama e bruciature in diverse ed estese parti del corpo, inferte in tempi differenti, anche con l'utilizzo di corpi contundenti e incandescenti.

Il calvario della vittima sarebbe iniziato diversi mesi prima, quando le due indagate, approfittando della situazione di fragilità e vulnerabilità della donna, instaurando con lei una relazione di dipendenza psicologica, la hanno indotta a prostituirsi a loro esclusivo vantaggio economico. La relazione tra le donne, iniziata come un'amicizia, era mirata a portare la giovane a vivere, gradualmente nel tempo, una situazione dolorosa e avvilente, di sottomissione fisica e mentale. Il ruolo dell'uomo, subentrato nella vicenda circa due mesi fa, avrebbe determinato l'escalation dei comportamenti violenti e vessatori, caratterizzati da sopraffazione sistematica, sofferenza, privazione, umiliazione e disagio continuo della vittima. L'epilogo di questa terribile vicenda si è manifestato, con un crescendo di violenza, la notte tra il 2 e il 3 luglio, quando la giovane è stata brutalmente ferita e seviziata, al punto che qualcuno, sentite le urla, ha attirato l'attenzione delle forze dell'ordine.
La determinazione degli indagati tuttavia non si è fermata neanche di fronte al ricovero della donna. Nei giorni seguenti hanno continuato a fare la parte dei 'buoni vicini di casa', provando anche a depistare le indagini. I tre arrestati dovranno rispondere, in concorso tra loro, dei reati di induzione e sfruttamento della prostituzione, lesioni gravi, violenza privata e minaccia, con l'aggravante di aver adoperato sevizie e agito con crudeltà.

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