Era stravolta. Fuori di sé. Il marito, Francesco Testa, procuratore di Chieti, ieri, in lacrime, lo ha raccontato agli agenti: la perquisizione di martedì l'aveva completamente sconvolta. I militari della Guardia di Finanza si erano presentati nel suo appartamento e al Miur, esibendo il decreto, due giorni fa. Avevano anche perquisito una piccola soffitta nella disponibilità della dirigente. Perché Giovanna Boda, 47 anni, capo del dipartimento per le Risorse umane, finanziarie e strumentali del ministero dell'Istruzione, figura irreprensibile, protagonista e artefice di tante iniziative, è indagata per corruzione nell'ambito di un'inchiesta che riguarda il suo ufficio. Probabilmente per questo, ieri, la donna, scossa e sotto choc per l'indagine che la coinvolge, poco prima delle 17, ha tentato di farla finita. Doveva incontrare il suo avvocato. E invece non ce l'ha fatta, ha aperto la finestra e si è buttata nel vuoto da un appartamento al secondo piano di piazza della Libertà. Adesso è ricoverata al Gemelli, dove ha subito un intervento, in gravissime condizioni.
L'INCHIESTA
L'ipotesi della procura di Roma è che Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta, rappresentante legale dell'istituto italiano di ortofonologia ed amministratore della Come - Comunicazione & editori, ossia l'agenzia Dire, abbia corrotto la Boda.
IL DECRETO
Il pm, nel decreto, ha disposto che i militari cercassero e portassero via «tracce o cose provenienti dal reato e in particolare materiale o documentazione utile alle indagini, anche conservata in archivi riservati su dispositivi elettronici, la cui acquisizione agli atti appare necessaria in rapporto all'immediata relazione con l'illecito penale. In particolare, documenti relativi agli affidamenti e/o incarichi e/o appalti dati dal Ministero alle società riconducibili a Bianchi di Castelbianco, nonché il denaro e le utilità ricevute dalla Boda». L'ipotesi è che la dirigente possa non avere utilizzato tutto il denaro soltanto per sé.
Dirigente Miur indagata per corruzione tenta il suicidio. Si è lanciata dalla finestra, è gravissima
IL TENTATO SUICIDIO
Giovanna Boda è precipitata nel cortile del palazzo ed è stata trasportata con codice rosso all'ospedale Gemelli di Roma, dove è stata subito operata. Sul posto, oltre agli agenti di polizia del commissariato Prati, è arrivato per un sopralluogo anche il pm di turno, Alberto Galanti.
Le condizioni della donna sono apparse subito molto gravi. È stata immediatamente operata, ha fratture multiple, agli arti e al bacino, oltre ad alcuni focolai emorragici.
Il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, in una nota ha espresso il suo profondo dolore e ha espresso la vicinanza sua e del ministero a Giovanna Boda e alla sua famiglia.