Dpcm, la Puglia è zona arancione: coprifuoco alle 22, bar e ristoranti chiusi, divieto di spostarsi dal proprio comune: ecco cosa si potrà fare e cosa no - Il documento

Coprifuoco, regioni rosse, arancioni e verdi: i nuovi divieti, dal lockdown a spostamenti, bar e scuola
Coprifuoco, regioni rosse, arancioni e verdi: i nuovi divieti, dal lockdown a spostamenti, bar e scuola
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Mercoledì 4 Novembre 2020, 00:52 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 07:36

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato nella notte il nuovo Dpcm per misure più restrittive di contenimento della pandemia da Covid-19. Sono tante le nuove misure introdotte da domani e valide sino al 3 dicembre. Se a livello nazionale scatterà il coprifuoco dalle 22 alle 5, la dad al 100% per le scuole superiori, la chiusura ai centri commerciali nel week-end e il limite del 50% per il tpl, le norme più stringenti riguardano le regioni.

In quelle più a rischio, dal colore rosso, chiuderanno barbieri, negozi, bar e ristoranti e, a scuola, la ‘dad’ coinvolgerà le seconde e terze medie. Una sorta di lockdown regionale che coinvolgerà - appare ormai certo - Lombardia, Piemonte e Calabria (con Valle d’Aosta e Alto Adige osservate speciali).

C’è poi una fascia di mezzo, l’arancione, che riguarda regioni caratterizzate da uno «scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto», come Campania (che però rischia di passare tra quelle a rischio superiore) e il Veneto, e nella quale rientra anche la Puglia.

Nelle zone arancioni è vietato entrare e uscire dai confini regionali o spostarsi dal comune di residenza, salvo che per spostamenti motivati da “comprovate esigenze”: motivi di lavoro, salute e urgenza o per fare rientro al proprio domicilio.

Rimangono consentiti gli spostamenti «strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza», che viene garantita fino alla terza media, compresa. Quest'ultima misura varrà, in Puglia, solo dal 25 novembre quando avranno termine gli effetti dell'ordinanza regionale firmata dal presidente Michele Emiliano e che prevede la Dad per tutte le scuole, di ogni ordine e grado. 

Nelle zone arancioni, inoltre, sono chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Rimangono aperte mense e catering. Consentita la ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 22, l’asporto (con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze).

LEGGI IL DOCUMENTO: dpcm 3 novembre 2020_04122504.pdf

L'elenco delle regioni suddivise per fasce di rischio e colori sarà reso noto nelle prossime ore.

Nelle regioni rosse

Chiusi bar, ristoranti e negozi. Chiuse università e scuole superiori, per tutti didattica a distanza. Non solo: anche alle medie, al secondo e terzo anno, stop alle lezioni in presenza, si torna a quelle on line come durante il lockdown. Sono queste, in sintesi, le misure principali inserite nel Dpcm per le Regioni dello “scenario 4”, vale a dire quelle che un’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, inserirà nella fascia rossa a rischio elevato. Quali? Stando al report di venerdì scorso (che già era stato elaborato con dati vecchi di una settimana) ci sono la Lombardia, il Piemonte, la Calabria (l’Rt è basso ma ci sono problemi di posti letto), la Valle d’Aosta e l’Alto Adige. 

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Per le Regioni più in affanno il Dpcm prevede anche il «divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute», «consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza». Tutti chiusi i negozi, salvo parrucchieri e barbieri, quelli di prima necessità e le farmacie. Per la ristorazione, consentiti solo la consegna a domicilio e l’asporto. Infine, «sono sospese le attività inerenti servizi alla persona» come gli estetisti. Salvi i parrucchieri. Ovviamente valgono anche tutte le altre misure di contenimento previste nel resto del Paese.

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