Regionali, vince Toti la Liguria volta pagina. Paita accusa Pastorino: ha consegnato la regione a Berlusconi

Regionali, vince Toti la Liguria volta pagina. Paita accusa Pastorino: ha consegnato la regione a Berlusconi
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Lunedì 1 Giugno 2015, 13:01 - Ultimo aggiornamento: 13:13
dal nostro inviato ​Claudia Guasco

GENOVA - Dopo dieci anni di centrosinistra, la Liguria volta pagina. Un cambiamento radicale, dall'ex Ds Claudio Burlando al consigliere politico di Silvio Berlusconi. E' Giovanni Toti, nome attorno al quale si sono compattati Forza Italia, Lega nord, Fratelli d'Italia e centristi di Area Popolare, il vincitore a sorpresa delle regionali in Liguria. E la grande sconfitta è Raffaella Paita, candidata del Pd lanciata da Burlando, che sconta lo strascico giudiziario delle primarie da cui è uscita prima e una lacerazione interna al partito con la corsa in solitaria di Luca Pastorino.



"GUFI SMENTITI"

Il risultato finale è netto: Toti 34,44%, Paita 27,84%. Oltre a Toti, secondo il quale il voto mette un'ipoteca su palazzo Chigi, esulta anche il M5s, che arriva al 22,3% ed è secondo in Liguria con la candidata Alice Salvatore ( 24,84%). L'affermazione di Toti è frutto di una campagna elettorale che ha mobilitato i vertici di Forza Italia, a cominciare dal leader Silvio Berlusconi che da un mese è una presenza fissa in Liguria. Ma è soprattutto merito del boom leghista: con il 20,2% dei voti è terzo partito, mentre Forza Italia si ferma al 12,9%.



Il Pd - che come fa notare Luca Pastorino perde il 18% rispetto alle europee di un anno fa - si consola con il primato tra i partiti al 25,63%, davanti a grillini e Carroccio. Ora la partita si gioca sulla governabilità della regione. Il neogovernatore è sicuro che, con questi numeri, sia garantita: "Quando il centrodestra si presenta come coalizione unita, coesa e con un programma serio vince. E la Liguria ne è la dimostrazione", afferma dopo aver ricevuto telefonate di congratulazioni da Silvio Berlusconi e da Matteo Salvini. "La coalizione ha tutti i numeri per governare. I gufi sono smentiti. Finalmente la Liguria torna a essere una regione normale», afferma.



SCAMBI DI ACCUSE

Aria diversa, con un clima da resa dei conti, spira invece al comitato elettorale di Raffaella Paita, la quale scarica la colpa della sconfitta su Pastorino autore di "un'operazione cinica che ha consegnato la regione a un "uomo di Berlusconi"". Il risultato che emerge dalle urne, dice la renziana, "è chiaro: sarà Toti il governatore della Liguria. Riconosco la sconfitta e faccio gli auguri al nuovo presidente della

regione. Il cinico disegno di Cofferati, Civati, Pastorino si realizza compiutamente".



Come? "Hanno usato la nostra terra come vetrina per le loro battaglie personali, per l'attacco al Pd e a un governo che gode di ampio consenso nel Paese. Da buoni alleati di Toti e Salvini, hanno fatto risorgere Berlusconi e riportato in Liguria la destra di Scajola. Era questo il loro unico obiettivo politico, e lo hanno raggiunto senza preoccuparsi delle sorti della regione. Non so che vittoria sia questa per Pastorino: so solo che è una sconfitta per la Liguria".



Ma l'ex collega Pastorino non ci sta a fare da bersaglio e rispedisce le accuse al mittente: "I nostri voti sono voti di chi non avrebbe mai votato per la Paita", replica. Nessun sabotaggio, insomma. Chi esulta invece è Edoardo Rixi, vicesegretario federale della Lega che ha ritirato la candidatura a favore di Toti: "La Lega ha trascinato il centrodestra alla vittoria", dice rivendicandone il merito.