Referendum, cosa c'è da sapere sul voto

Referendum, cosa c'è da sapere sul voto
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Sabato 16 Aprile 2016, 11:21 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 11:18
Dalle 7 alle 23 di oggi si vota in tutta Italia per il referendum abrogativo. Gli elettori italiani sono chiamati a rispondere SÌ o No al quesito:

“Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita’ 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?

In sostanza bisogna esprimere decidere sulla alla cancellazione di una norma inserita dal governo nell’ultima legge di stabilità grazie alla quale si consente alle aziende titolari delle autorizzazione la prosecuzione dell’attività di estrazione di petrolio e gas naturale, già in corso entro le 12 miglia dalle coste italiane, non più fino al termine della concessione trentennale ma fino all’esaurimento naturale dei giacimenti.

Chi vota SÍ, dunque, si dice favorevole a cancellare la norma. Chi vota No ritiene che la norma possa continuare ad avere effetto.

Il voto è valido se il referendum abrogativo raggiungerà il quorum del 50%+1 degli elettori aventi diritto. Posto che gli elettori sono 46 milioni 887mila 362, servirà contare nelle urne almeno 23 milioni 443mila 782 schede valide. Nel caso non si raggiunga il quorum si procederà comunque allo spoglio, ma non vincerà nessuno perché il referendum non potrà considerarsi valido.

Se vince il Sí - Le trivelle già presenti al largo delle coste italiane, nella fascia vietata delle 12 miglie, continueranno a operare fino a che non spirerà il termine dei 30 anni di concessione ma allora dovranno essere smantellate anche qualora il giacimento non sia esaurito.

Se vince il no - La norma introdotta dal governo Renzi resterà vigente e, anche nella fascia delle 12 miglia dove non sarà più possibile emettere nuove autorizzazioni, le concessioni in essere risulteranno automaticamente prorogate fino all’esaurimento dei giacimenti.

Alle 16 di oggi si insedieranno le sezioni elettorali, dando seguito anche all'autenticazione delle schede di voto. Il presidente di ciascuna sezione convocherà tre scrutatori e il segretario, invitando ad assistere alle operazioni anche eventuali rappresentanti designati dai partiti o da gruppi politici presenti in Parlamento e dai promotori del referendum. L'ufficio di sezione deve poi essere integrato con un quarto scrutatore nel caso in cui debba costituirsi un seggio volante per la raccolta del voto presso case di cura o al domicilio di elettori.


 
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