Reddito di cittadinanza, riduzione da 12 a otto mesi per chi può lavorare: ecco come cambia

Soluzione ponte fino al 31 dicembre, con corsi di formazione

Reddito di cittadinanza, ipotesi stop nel 2024 per chi può lavorare: spunta l'anno "cuscinetto"
​Reddito di cittadinanza, ipotesi stop nel 2024 per chi può lavorare: spunta l'anno "cuscinetto"
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Lunedì 21 Novembre 2022, 21:05

«Il Reddito di cittadinanza verrà riformato così come avevamo annunciato, c'è un anno transitorio nel quale comunque tutte le persone in difficoltà saranno tutelate, chi non è in grado di lavorare avrà piena tutela e chi è in grado di lavorare invece avrà una riduzione dei mesi di sostegno, si porterà da 12 a otto mesi». Lo dice il sottosegretario per l'attuazione del programma Fazzolari, entrando a Palazzo Chigi dove in serata è in programma il Cdm sulla manovra. «Dal 2024 - aggiunge - rivedremo l'intero sistema, lavorandoci su per garantire pieno sostegno ai bisognosi e inserire nel mondo del lavoro chi è in grado di lavorare»

Reddito, la soluzione ponte

La soluzione ponte sarebbe stata trovata dopo un serrato confronto.

Nel tentativo di reperire più risorse possibili da destinare alle misure clou della manovra, dal taglio del cuneo alle pensioni alla flat tax, il reddito è entrato tre le possibili fonti di coperture e come tale si è tentato di spremerne il più possibile. Cancellarlo subito, dal primo gennaio 2023, per tutti gli abili al lavoro avrebbe permesso di recuperare un discreto tesoretto da 1,8 miliardi, ma avrebbe di fatto abbandonato al loro destino non solo quei 660 mila ma anche le famiglie che spesso ne dipendono. Una proposta fin troppo tranchant che alla fine non è piaciuta alla maggioranza degli interlocutori.

Come spiegano alcune fonti, è difficile immaginare infatti che quelli che nelle tabelle dell'Anpal aggiornate a giugno scorso sono 'soggetti alla sottoscrizione del patto per il lavorò, possano effettivamente immediatamente in grado di entrare nel mercato di domanda e offerta. Secondo le statistiche, il 73% di loro non avrebbe mai lavorato, non avrebbe quindi alle spalle alcuna esperienza e avrebbe anche un basso tasso di scolarità. Da qui la proposta 'cuscinettò avanzata dalla ministra del Lavoro Marina Calderone, alla fine condivisa anche dal resto della maggioranza, pur dopo qualche attrito con chi puntava a recuperare il maggior incasso possibile. Gli occupabili potranno godere del beneficio fino al 31 dicembre del 2023. Avranno un anno per formarsi, in appositi corsi, per essere accompagnati nella ricerca di un posto di lavoro, poi dovranno dire addio al reddito. Un addio che sarà anticipato in caso il beneficiario non partecipasse attivamente alla formazione o rifiutasse un'eventuale offerta di lavoro.

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