Reddito di cittadinanza, chi ha presentato la domanda a marzo è a rischio: cosa bisogna fare

Reddito di cittadinanza, chi ha presentato la domanda a marzo è a rischio: cosa bisogna fare
Reddito di cittadinanza, chi ha presentato la domanda a marzo è a rischio: cosa bisogna fare
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Giovedì 3 Ottobre 2019, 13:56 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 21:31

Reddito di cittadinanza a rischio per chi ha presentato la domanda nel mese di marzo e non provvede ad integrarla entro il prossimo 21 ottobre. L'avviso arriva dall'Inps: da domani su una specifica pagina del sito dell'istituto (il link pare però non ancora attivo al momento) si potrà presentare la documentazione aggiuntiva. Se non si provvede entro il 21 la mensilità di ottobre non verrà erogata e la prestazione resterà sospesa.

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Il problema nasce dal fatto che le prime domande per il reddito sono state presentate, a partire dal 6 marzo scorso, con un modello poi modificato dal 2 aprile a seguito delle modifiche introdotte nel decreto originario dalla legge di conversione. La stessa legge prevedeva una salvaguardia di sei mesi e dunque il reddito - in questi casi - è stato pagato fino a settembre. Ora però verrà meno in assenza dell'adempimento previsto.
 

 

I nuclei familiari interessati sono stati avvisati dall'Inps tramite sms o e-mail indicati nella domanda. Ora potranno quindi integrare le dichiarazioni di responsabilità e prendere atto delle informative aggiornate, collegandosi al link, per il quale non è richiesto il PIN. L'istituto specifica che il richiedente dovrà inserir
- il protocollo della pratica Rdc/Pdc (esempio: INPS-RDC-2019-xxxxx).
- il codice fiscale.
- il codice alfanumerico ricevuto via mail/sms.

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