Se Renzi è tipo da credere ai segni, questo non gli piacerà: alla vigilia del voto considerato decisivo per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica, il tricolore sul torrino del Quirinale si è strappato sotto i colpi del vento.
Un vento piuttosto forte, questo sì. Ma la tentazione di cedere a un'innocua superstizione è forte, specie in ore in cui le indiscrezioni e il "non detto" hanno la meglio sulle dichiarazioni ufficiali. Franchi tiratori, trame, colpi di scena: i numeri per Sergio Mattarella ci sarebbero, ma chissà? Finché dalle urne non usciranno i 505 voti necessari per la sua elezione alla quarta votazione, nulla può esser dato per certo.
Così, quella bandiera diventa quasi il simbolo della partita che sta giocando il premier.
Ma intanto, che cosa è accaduto sul Torrino del Quirinale? Come hanno ricostruito i corazzieri, addetti anche a queste "manovre" nel palazzo presidenziale, verso le 16 una raffica di libeccio (che sul litorale ha raggiunto punte di 70 kmh) ha spezzato uno dei cavi che reggono il grande tricolore (4 metri per 6): si è staccato così l'angolo superiore della bandiera. Non un bel vedere quel drappo avviluppato su se stesso e maltrattato dal vento.
Impossibile, nonostante i tentatitivi di un corazziere che si è arrampicato sull'arco campanario, sostituire al volo il cavo. E anche il supporto del pennone dovrà essere verificato quando le condizioni meteo saranno più propizie. Già che c'erano, i corazzieri hanno anche ammainato momentaneamente, per un controllo, la bandiera celeste dell'Europa. Tre pennoni e nessuna bandiera. Mai visto.
Ma come riportare il tricolore sul pennone più alto del palazzo del Presidente della Repubblica? Quella bandiera, a differenza dello stendardo presidenziale che viene ammainato come in questi giorni per segnalare l'assenza del capo dello stato, non viene mai abbassata. Al massimo viene issata a mezz'asta durante i giorni di lutto nazionale.
Così si è deciso di alzare un tricolore più piccolo (2 metri per 3) sull'asta dello stendardo presidenziale, troppo esile per reggere la bandiera maggiore. Meglio di niente, ma certo l'immagine del torrino di queste ore, con quel pennone maggiore senza bandiera, è del tutto inedita e destinata a passare agli annali del palazzo presidenziale.