Quirinale, è tornata la bandiera tricolore che era stata strappata dal vento

Quirinale, è tornata la bandiera tricolore che era stata strappata dal vento
di Paolo Ricci Bitti
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Sabato 31 Gennaio 2015, 11:57 - Ultimo aggiornamento: 16:04

​Quirinale di nuovo con bandiera sul pennone principale. E' durata poco meno di 24 ore la , corsa contro il tempo sul Torrino durante la quale abbiamo assistito all’anomalia storica, che qualcuno aveva subito interpretato in chiave di presagio, causata da quel tricolore strappato in parte dal vento venerdì pomeriggio, proprio durante la terza votazione per l’elezione del presidente della Repubblica.

Ieri mattina i lavori sul Torrino, nonostante la pioggia, sono proseguiti ed è stato effettuato anche un sopralluogo da parte dei vigili del fuoco, ma, come si temeva, non si è trattato di un lavoro semplice.

Gli stessi vigili del fuoco hanno poi iniziato i lavori di installazione dei cavi d'acciao.

Già i corazzieri, che al Quirinale si occupano anche di queste ”manovre”, avevano constatato venerdì che le raffiche di libeccio avevano spezzato uno dei cavi del pennone principale e che anche il basamento della stessa asta necessitava di accertamenti. Un bel problema, quantomeno di immagine. E proprio in questi giorni, con tutti gli obbiettivi puntati, non solo metaforicamente, su quel palazzo: nessuno ricordava quel pennone senza il tricolore che resta sempre issato, semmai solo a mezz’asta durante i giorni di lutto nazionale.

La bandiera misura 4 metri per 6 e faceva impressione vederla sbattacchiata dal vento e avviluppata su se stessa, a tratti schiaffeggiata sull’arco campanario del Torrino. Come rimediare, allora, almeno provvisoriamente? Una volta ammainata, verificata e reissata - già che c’erano - anche quella celeste dell’Europa (e in quel momento il Torrino era senza alcuna bandiera, altra anomalia), i corazzieri hanno alzato un tricolore più piccolo, 2 metri per 3, sul pennone secondario ancora ”disoccupato”, ma non in grado di reggere la bandiera italiana più grande, soprattutto in questi giorni di forte vento. Questo pennone secondario è quello che regge il quadrato stendardo presidenziale (attualmente si usa il modello dell’anno 2000, introdotto da Carlo Azeglio Ciampi) per segnalare che il capo dello stato si trova in ”casa”, all’interno del Quirinale.

Da quando Napolitano è tornato in via dei Serpenti quel pennone è appunto disoccupato. Ma che cosa sarebbe accaduto se il pennone principale non fosse stato ancora riparato quando il nuovo presidente Mattarella entrerà nel quirinale, martedì?

Di solito l'unico stendardo che emigra quando il presidente della repubblica ospita qualche capo di stato è appunto lo stendardo del capo dello stato: allora viene issato sul pennone principale sotto la bandierona tricolore per lasciare alla bandiera dello stato dell’ospite l’asta secondaria.

Adesso che il bandierone tricolore è stato issato di nuovo va in archivio la storica anomalia: onore alla velocità, e così in precario equilibrio su quell'arco campanario, dei corazzieri e del vigili del fuoco.

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