Dopo l'inizio dell'invasione della Russia in Ucraina, per qualche settimana tantissimi russi hanno riempito le piazze da Mosca a San Pietroburgo, per protestare contro Putin. Le manifestazioni (pacifiche) sono andate avanti, fin quando i tanti arresti e la paura le ha sedate. Ad animarle erano soprattutto le nuove generazioni, i giovani russi che - mai come ora - il Cremlino non riesce a plagiare.
Vivono e si informano uscendo dagli schemi studiati dalla macchina comunicativa dello zar, nonostante abbia provato a bloccarli chiudendogli gli accessi ai social occidentali. Loro hanno studiato il modo per aggirare i muri alzati dall'amministrazione di Putin. E, a dirla tutta, non è stato neanche complicato. Questo perché sono «un passo avanti» rispetto a un regime che cerca di controllare la narrativa della guerra in Ucraina. A raccontarlo alla Cnn è Ekaterina Kotrikadze, direttrice delle notizie e conduttrice della testata giornalistica indipendente russa TV Rain.
I giovani russi e Putin
«È davvero importante capire che la nuova generazione nella Federazione Russa sta più avanti di Vladimir Putin e del suo team, dal punto di vista tecnologico», ha affermato la giornalista. «Sanno come essere un passo avanti al regime, ecco perché continuano a ricevere informazioni», ha detto Kotrikadze. «Facebook, Twitter, Instagram: questi social network sono in realtà vietati in Russia, ma le persone usano ancora la VPN», spiegato.
I genitori e i nonni sono invece molto più complicati da convincere.