Primarie Pd, via ai riposizionamenti: ecco chi sta con Bonaccini e chi con Schlein

Affollato è anche il fronte che invece parteggia per Elly Schlein. Che può contare sull'appoggio di numerosi big del partito. Da Dario Franceschini, influente leader di Area Dem, a Francesco Boccia

Correnti rimescolate, fronti divisi, big (ed ex big) destinati a cedere il passo: ecco gli schieramenti tra i dem
Correnti rimescolate, fronti divisi, big (ed ex big) destinati a cedere il passo: ecco gli schieramenti tra i dem
di Andrea Bulleri
4 Minuti di Lettura
Sabato 28 Gennaio 2023, 21:06

Correnti rimescolate, fronti divisi, big (ed ex big) destinati a cedere il passo. A un mese dalle primarie del Pd - quando mancano pochi giorni dall'inizio della conta nei circoli tra gli iscritti - entra nel vivo la battaglia per individuare il successore di Enrico Letta. E comincia a cristallizzarsi il gioco di riposizionamenti interni. Individuati i quattro generali, Stefano Bonccini, Elly Schlein, Paola De Micheli e Gianni Cuperlo, anche le rispettive truppe sembrano ormai definite. 

Fronte Bonaccini

Il governatore dell'Emilia Romagna, dato per favorito nella corsa al congresso (gli ultimi sondaggi lo accreditano di percentuali vicine al 54%, contro il 18 di Schlein), fa incetta di sindaci e amministratori locali. Ma conquista anche numerosi consensi tra gli eletti di Camera e Senato. Se vincerà le primarie, Bonaccini ha già fatto sapere che la sua numero due sarà Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, che pur essendo storicamente vicina alle posizioni di Dario Franceschini stavolta ha deciso di smarcarsi dall'ex ministro della Cultura (che invece supporta Schlein). Tra gli europarlamentari dem c'è poi il 37enne Brando Benifei, che ha scelto di virare sul governatore insieme a molti giovani del suo gruppo "Coraggio Pd" (tra cui la deputata 25enne Rachele Scarpa).

Coordinatore della mozione Bonaccini sarà il sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha scelto di non paertecipare in prima persona alla corsa al Nazareno proprio per sostenere il presidente dell'Emilia. Nardella è uno degli esponenti del cosiddetto "partito degli amministratori" schierati con Bonaccini, fronte che comprende anche il sindaco di Bari Antonio Decaro e quello di Napoli Gaetano Manfredi. Tra i presidenti di Regione, invece, si annoverano il toscano Eugenio Giani, il governatore della Puglia Michele Emiliano e quello della Campania Vincenzo De Luca

Pd cambia nome? Da Movimento democratico, a partito laburista fino a PadeL: tutte le proposte

Anche il figlio di De Luca, Piero (vice-capogruppo Pd alla Camera) sta con Bonaccini, di cui è coordinatore per le iniziative per il Sud. Ma è nutrita la pattuglia di parlamentari che sostiene la sua corsa. L' "uomo-macchina" di Bonaccini alla Camera è l'emiliano Andrea Rossi, affiancato dall'altro "luogotenente" delle truppe bonacciniane Davide Baruffi (che però è fuori dal Parlamento). Bonaccini può inoltre contare sulla capogruppo, Debora Serracchiani, su un veterano come Piero Fassino (e la sua "corrente" Iniziativa democratica) e su Simona Bonafè, in pole come nuova presidente dei deputati dem (anche se non è escluso che Serracchiani resti all suo posto). Anche la capogruppo in Senato, Simona Malpezzi, è vicina a schierarsi con Bonaccini. Così come gran parte della sua corrente, Base Riformista, che annovera un altro sostenitore del presidente emiliano, il senatore Alessandro Alfieri, in pole per un ruolo di primo piano nella futura segreteria.  

Fronte Schlein

Affollato è anche il fronte che invece parteggia per Elly Schlein. Che può contare sull'appoggio di numerosi big del partito. Da Dario Franceschini, influente leader di Area Dem, a Francesco Boccia, già responsabile degli Enti locali dem. Con la giovane deputata bolognese si schiera inoltre buona parte della sinistra dem: il vicesegretario Peppe Provenzano, Laura Boldrini e Andrea Orlando, anche se quest'ultimo finora non ha ancora confermato il suo appoggio. E poi Michela Di Biase, ex consigliera comunale capitolina, deputata e moglie di Franceschini, e - pare - l'ormai ex governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Ma Schlein può contare anche sul sostegno di praticamente tutto Articolo Uno, il movimento degli (ex) scissionisti capeggiati da Roberto Speranza e pronti a rientrare nel Pd, con il matrimonio che si celebrerà proprio in occasione delle primarie. E sul nutrito gruppo di "giovani", come Marco Sarracino (33 anni), responsabile del partito a Napoli, poi il toscano Marco Furfaro, Chiara Braga, esperta di questioni ambientali, e Chiara Gribaudo, che guida i comitati pro Schlein. 

E se i sindaci di grandi città, per ora, sono meno di quelli che sostengono il rivale (tra gli "schleiniani" si annoverano il il bolognese Matteo Lepore e la prima cittadina di Crema Stefania Bonaldi, la paladina di OccupyPd può contare su una rete di sostenitori e volontari iscritti alla sua piattaforma che avrebbe già raggiunto le 22mila persone. 

Gli altri

Infine, gli aspiranti segretari outsider: l'ex ministra delle infrastrutture Paola De Micheli e l'ex presidente dem Gianni Cuperlo.

Se quest'ultimo è il destinatario di un fronte di sostegno di intellettuali vicini al partito (da Nadia Urbinati a Piero Ignazi), e può contare sul sostegno di Luigi Zanda, meno affollato pare per il momento il novero di sostenitori di Paola De Micheli, almeno per quanto riguarda i "big". Lei, però, non si scompone: «In questo congresso sono la sindacalista dei militanti e degli iscritti», rivendica. Come a dire: non è con la nomenklatura che si vincono le primarie. Anche se, a volte, aiuta. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA