Salvini show a Pontida, sfida al proporzionale. Al raduno anche insulti a Mattarella

Salvini show a Pontida, sfida al proporzionale. Al raduno anche insulti a Mattarella
Salvini show a Pontida, sfida al proporzionale. Al raduno anche insulti a Mattarella
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Sabato 14 Settembre 2019, 19:58 - Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 10:32

Matteo Salvini show a Pontida, tra bagni di folla, cori da stadio e entusiasmo alle stelle, in un clima lontanissimo dalle delusioni 'romane'. Alla vigilia della tradizionale kermesse leghista, il segretario federale incassa l'abbraccio del suo popolo e rilancia la sfida al governo 'giallorossò sul fronte della legge elettorale annunciando un referendum contro il ritorno del proporzionale. Ipotesi che non dispiace per nulla a Forza Italia (anche se si registrano distinguo da parte di alcuni esponenti azzurri), segno evidente di una sintonia ritrovata nel centrodestra dopo l'incontro tra lo stesso Salvini e Silvio Berlusconi.

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«Questo governo e la maggioranza dei perdenti che lo sostiene - commenta all'agenzia Ansa l'azzurro Giorgio Mulè - non ha alcuna legittimità per varare una misura che incide nel tessuto vitale della democrazia: è giusto che se non esiste in Parlamento uno schieramento ampio e trasversale siano gli italiani a decidere». Contro quello che la Lega definisce l'inciucio Pd-M5s, Salvini morde il freno: «Se cinque regioni lo approvano entro settembre si va al referendum in primavera», annuncia in mattinata all'assemblea degli amministratori leghisti a Milano. Un referendum - è la proposta leghista - per cambiare la legge elettorale e renderla «totalmente maggioritaria come quella per i sindaci». Di proporzionale e maggioritario non si parla certo a Pontida, dove già da ore centinaia di militanti hanno piantato le loro tende, parcheggiato i loro camper in vista del grande appuntamento di domani, la manifestazione di popolo sul tradizionale pratone.

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Tra loro tante scritte, inneggianti al loro 'Capitano' e soprattutto contro il leader degli ex alleati. Su uno striscione fatto in casa, appeso tra due tende, parafrasando un celebre hashtag lanciato da Matteo Renzi, si legge «Di Maio stai sereno». Ma nel mirino dei leghisti finisce anche Sergio Mattarella: «Questo Presidente della Repubblica mi fa schifo! Mi fa schifo chi non tiene in conto del 34% dei cittadini», si sfoga il deputato leghista Vito Comencini, intervenendo all'assemblea della Lega Giovani. Ed è proprio ai giovani che Salvini, ribadisce la convinzione che il governo cadrà presto: «Care Ong - attacca l'ex ministro - ora che i porti sono aperti, vi dico godetevela finché potete perché noi al governo ci torniamo tra poco e torneremo a difendere i confini, come un Paese normale». Quindi saluta le tantissime bandiere presenti, non solo quelle classiche della Lega Lombarda e Liga Veneta. «A tutti voi posso dire che se rimaniamo uniti gli facciamo un mazzo così. La mia prima Pontida - racconta - è stata 27 anni fa. La sicurezza che non morirà mai siete voi. E se qualche giornalista pensava che, avendo perso i ministeri, avrebbe trovato» vuoto e tristezza «sappia che qui c'è la Pontida più grande e di sempre», conclude. Domani l'appuntamento clou: secondo gli organizzatori sono attese almeno 80mila persone, il doppio dell'anno scorso.
 

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