La figlia di Peskov, il portavoce di Putin: «Sanzioni contro di me ingiuste, ora non posso più viaggiare»

«Non dovrei essere ritenuta responsabile dell'invasione. Penso che tutti siano rimasti sorpresi e non c'è niente di cui vergognarsi. Io sono per la pace, non solo in Ucraina ma in tutto il mondo»

La figlia del portavoce di Putin è una star sui social: «Ma le sanzioni ingiuste, ora non posso più viaggiare»
La figlia del portavoce di Putin è una star sui social: «Ma le sanzioni ingiuste, ora non posso più viaggiare»
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Sabato 19 Marzo 2022, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 13:50

Ha solo 24 anni ma è già una donna di successo. Elizaveta Peskova, la figlia di Dmitrij Peskov (il portavoce di Putin) ha fondato una società di comunicazione ed è direttrice di una fondazione con un master in relazioni internazionali - e una tesi sull'impatto delle lobby turche e iraniane sulla direzione della politica estera statunitense - con quasi 250mila follower su Instagram. Bionda e occhi nocciola, i suoi profili social sono pieni di foto di lei con tacchi alti e abiti firmati nelle gallerie d'arte o mentre si rilassa a Sochi. «Capisco perfettamente di avere più opportunità di altri perché ovviamente non vengo da una famiglia come le altre - ha detto a Business Insider - ma senza un cervello non puoi trasformare queste possibilità in qualcosa».

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La figlia di Peskov contro le sanzioni

La sua famiglia è stata colpita dalle sanzioni da parte di tutto l'Occidente. In particolare il padre Dmitrij, che è il principale portavoce della Federazione russa e uomo di Vladimir Putin. Secondo gli Stati Uniti, Elizaveta avrebbe tratto dei profitti grazie ai legami della sua famiglia con il potere. Lei, che dice di essere una self-made woman, ha detto a Business Insider di essere stata presa di mira dalle sanzioni: «Per me, è totalmente ingiusto e infondato - ha detto - Sono rimasta davvero sorpresa perché è strano introdurre sanzioni su qualcuno che ha 24 anni e non ha nulla a che fare con la situazione».

La situazione - ha spiegato - non avrà un impatto finanziario significativo su di lei ma dice di aver letto di sanzioni più ampie che di fatto isoleranno la Russia dal sistema finanziario globale. «E questo vuol dire che non ci saranno più viaggi in luoghi come New York, dove ricordo di aver visitato Times Square con mio padre quando avevo nove anni.

Sono arrabbiata perché mi piacerebbe viaggiare e amo culture diverse».

La ragazza dalle prime ore aveva criticato la guerra in una diretta Instagram (e l'ultimo post ha come didascalia un chiaro "peace"), poi cancellata. «Ma non dovrei essere ritenuta responsabile dell'invasione - ha detto -. Penso che tutti siano rimasti sorpresi e non c'è niente di cui vergognarsi. Io sono per la pace, non solo in Ucraina ma in tutto il mondo».

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