Pasqua zona rossa: parenti, asporto e spostamenti. Tutte le regole nei giorni di festa

Pasqua zona rossa: parenti, asporto e spostamenti. Tutte le regole nei giorni di festa
Pasqua zona rossa: parenti, asporto e spostamenti. Tutte le regole nei giorni di festa
di Mario Ajello
5 Minuti di Lettura
Giovedì 1 Aprile 2021, 10:40 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 17:40

Vuoi mangiare al ristorante nel tradizionale pranzo di Pasqua? Si può fare nel senso che è il ristorante che viene da te: modalità asporto, cibo a domicilio e ordinazioni on line o telefoniche e infatti si stanno moltiplicando in queste ore prima delle vacanze. Ma il pranzo vero e proprio di Pasqua in un bel locale, serviti e riveriti, quello no: impossibile, vietato. I locali sono chiusi al pubblico. E allora toccherà sbizzarrirsi, al netto appunto dell’asporto, con ricette domestiche, con fantasie culinarie in famiglia.

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E ancora: mentre adesso è vietato andare in visita a familiari e amici, nelle tre giornate del 3, 4 e 5 aprile (sabato Santo, Pasqua e Pasquetta) sarà possibile visitare parenti o amici.

Con alcune limitazioni però. Si può fare non più di una visita al giorno, spostandosi all’interno della regione in non più di due persone (o anche in più di due, nel caso in cui nel nucleo siano presenti figli minori di 14 anni o disabili). Ovvero: due genitori con due figli ventenni non possono raggiungere la casa di campagna in auto con loro. Genitori in macchina e i due figli over 14 semmai possono prendere il treno se da Roma devono andare nella casa in Sabina o nel frusinate o a Sperlonga.

Il modulo per l'autodichiarazione - Scarica il Pdf

E nella casa in cui si è diretti, non devono già essere presenti altre persone provenienti da altri nuclei famigliari, arrivati lì come noi. I ritrovi, quindi, dovranno essere limitati agli occupanti della casa e a pochi ospiti. Sapremmo rispettare, ma prima ancora capire, queste regole pasquali nella seconda Pasqua in pandemia? Oppure ci confonderemo e, magari in buonafede, finiremo per sbagliare qualcosa? Altri ambiti sono regolati come da zona rossa, secondo le regole che già conosciamo: oltre ai ristoranti chiusi, si potrà far sport solo vicino a casa e in forma individuale. Esempio: chi si è dato appuntamento per la palestra all’aperto sopra o sotto il Ponte della Musica a Roma, disdica l’incontro. Non si può fare.

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Nelle seconde case fuori regione si può andare ma va specificato che la seconda casa deve essere tale: non può essere una casa presa in affitto per l’occasione o il cui uso è stato ottenuto solo recentemente. Bisogna essere in grado di dimostrare che quell’abitazione è di proprietà da tempo. Munirsi dunque di bollette pagate (ma non di recente) o addirittura di copia del certificato di proprietà. Si tratta di regole create per evitare la corsa a trovarsi una seconda casa, spinta dalla voglia di evasione dalla realtà domestica dopo mesi di pandemia. Il 4-5-6 sono i giorni cruciali. Da martedì 6 aprile le regole torneranno quelle in vigore ora, e decadranno quindi la deroga sulle visite domiciliari ad amici e parenti, e mantenendo le chiusure che interessano molte categorie commerciali, bar e ristoranti. In quanti si può stare a tavola nel pranzo di Pasqua? Non ci sono indicazioni precise. C’e la raccomandazione (vaga) a non invitare persone diverse dai conviventi. Non più di due, è il parere degli scienziati. Ma appunto una indicazione numerica fissa non esiste. Le tavolate larghe verranno comunque sancite dalla legge. La gita fuori porta a Pasquetta anche quest’anno non si può fare. Il motivo turistico o ricreativo non è ammesso.

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Fra il 3 e il 5 aprile, è possibile far visita a parenti e amici ma verso una sola abitazione, una sola volta al giorno, al massimo in due persone oltre ai figli minori di 14 anni o ai disabili o non autosufficienti conviventi. In macchina si potranno trasportare al massimo due non conviventi che dovranno sedersi dietro e indossare la mascherina. Davanti invece solo il guidatore. Il posto accanto a quello del driver va lasciato vuoto. Per i credenti, impossibile raggiunge la chiesa che piace di più. Va scelta quella più vicina a casa. Le chiese comunque sono aperte. La veglia del sabato Santo sarà anticipata per rispettare il coprifuoco che scatta alle 22. I cortili saranno protagonisti dei tre giorni pasquali. A Roma si stanno organizzando feste a distanza, da finestra a finestra o da balcone a balcone. Qualcuno suona la chitarra nel cortile, per esempio in zona Piazza Bologna c’è chi sta pensando a questo tipo di iniziative, e i condomini ascoltano, applaudono e poi brindano a distanza ognuno affacciato dalla propria abitazione. Questo si può fare.

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Al Villaggio Olimpico si sta pensando a una Pasqua così. Distanziata ma condivisa. Si potrà uscire per una passeggiata (vicino alla propria abitazione) e anche andare al parco. Nel secondo caso, però, potrebbero intervenire restrizioni locali. E le ville di Roma saranno presiediate più che mai dalle forze dell’ordine per evitare assembramenti. Molto intanto sono già partiti per le Canarie o per altrove. Ci si potrà recare all’estero nei Paesi aperti al turismo, seguendo sempre il protocollo dell’autodichiarazione e del test molecolare o genico all’arrivo o al rientro. L’elenco dei paesi è molto esteso, dall’Andorra all’Ungheria. Ma conviene, anche per andare dietro l’angolo, per portare la colomba a un amico o a un parente, andarci portandosi appresso un foglio per l’autodichiarazione, perché non si sa mai.

 

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