Padre Nostro e Gloria cambiano da domenica prossima, ecco come sarà la messa

Padre Nostro e Gloria cambiano da domenica prossima, ecco come sarà la messa
Padre Nostro e Gloria cambiano da domenica prossima, ecco come sarà la messa
di Franca Giansoldati
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Domenica 22 Novembre 2020, 18:38 - Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 07:43

Città del Vaticano - Dalla prossima domenica entra in vigore in tutte le chiese italiane il nuovo Messale, revisionato dalla Cei che introdurrà definitivamente una serie di modifiche alle formule e alle preghiere più popolari e conosciute. Per esempio, nel Padre Nostro, arrivano le parole: «non abbandonarci in tentazione» e non più «non ci indurre in tentazione» come si è recitato finora. Al momento della consacrazione, il prete all'altare dirà: «ecco l'Agnello di Dio.. beati gli invitati alla cena dell'Agnello». Inoltre il prete dirà, dopo il Santo: «veramente santo sei tu, o padre» e proseguirà «santifica questi doni con la rugiada del tuo Spirito». Sempre nella consacrazione c'è anche un'altra modifica: «consegnandosi volontariamente alla passione». 

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Il Gloria avrà una nuova formulazione. «Pace in terra agli uomini amati dal Signore».

E al Kyrie sono privilegiate le invocazioni in greco. Kirye eleison, Christe eleison. Infine all'atto penitenziale vi è stata apportata una aggiunta inclusiva: «Confesso a Dio onnipotente fratelli e sorelle tutti». 

Il linguaggio è più inclusivista e paritario, alla parola fratelli segue sempre quella di sorelle. 

Da domenica 29 novembre, con l'inizio dell'Avvento, entra in vigore nella maggior parte delle diocesi italiane il nuovo Messale. Avranno tempo di entrare perfettamente a regime entro la Pasqua del 2021. 

La Conferenza Episcopale Italiana si augura che queste novita' possano arginare l'iniziativa di qualche prete al fai-da-te. Il sacerdote non deve «togliere o aggiungere alcunche' di propria iniziativa», ammonisce la Cei nell'introduzione al Nuovo Messale. E avverte: la «superficiale propensione a costruirsi una liturgia a propria misura» non solo «pregiudica la verita' della celebrazione ma arreca anche una ferita alla comunione ecclesiale». Un caso su tutti? Quello del battesimo. Qualcuno invece che "io ti battezzo" diceva "noi ti battezziamo". Un abuso liturgico che - come ha avvertito lo scorso agosto lo stesso Papa Francesco - costa la validita' del sacramento stesso.

Intanto, in vista del Natale, potrebbe esserci un nuovo protocollo per la Messa piu' sentita dell'anno. Il Comitato Tecnico Sanitario e Cei hanno avviato consultazioni per capire come poter modificare orari, presenze, cori e processioni.  

Tra i nodi da sciogliere, per esempio, quello dell'orario con un possibile allungamento di un'ora o due, per la sera del 24 dicembre, del 'coprifuoco' (oggi alle 22), per garantire la partecipazione alla Messa di 'mezzanotte'. Naturalmente rispettando il controllo della temperatura, il distanziamento sociale, e le mascherine obbligatorie. 

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