Zone rosse e arancioni, Conte: «Oggi novità sui colori». Toscana e Friuli prime a cambiare

Nuovo Dpcm, le novità tra zone rosse e spostamenti, intanto già oggi le possibili cambi di colore delle Regioni
Nuovo Dpcm, le novità tra zone rosse e spostamenti, intanto già oggi le possibili cambi di colore delle Regioni
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Venerdì 27 Novembre 2020, 12:46 - Ultimo aggiornamento: 14:26

Covid e conto alla rovescia verso il nuovo Dpcm del 4 dicembre che in vista del Natale potrebbe modificare ancora l'assetto dell'Italia divisa in zona rosa, zona arancione e zona gialla per limitare spostamenti e contagi. NMa novità sui colori delle regioni potrebbero arrivare già oggi. Il nuovo dpcm sulle misure anti-Covid confermerà tuttavia la divisione delle regioni in 3 fasce e introdurrà specifiche restrizioni per il Natale, secondo fonti di Governo. Oggi sono appunto attese nuove valutazioni, dopo il confronto con Cts e Iss. «Mi aspetto un rt che scenda a uno e che regioni rosse passino ad arancioni o gialle», dice Giuseppe Conte. Lombardia e Toscana potrebbero essere tra queste. Risale però il rapporto tra positività e tamponi in Italia, al 12,5%.

L'indice Rt

In altre parole, in attesa che scenda ancora l’indice Rt e il numero dei ricoveri negli ospedali, il governo ragiona sui prossimi decreti che regoleranno il periodo di Natale

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Il dibattito su limiti e regole resta acceso con picchi che riguardano ad esempio la Messa di mezzanotte di Natale che comunque già da anni, proprio nel tentativo di incentivare la partecipazione, viene anticipato alla "prima serata" in molte parrocchie, anche per aiutare i fedeli più avanti negli anni. Il ministro alle Regioni, Boccia ha detto che "il Bambino Gesù può nascere due ore prima", una battuta che non è piaciuta a tutti, ad esempio a Salvini. La risposta: di Boccia: «Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia.

Eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre. Questa è eresia, non facciamo i sepolcri imbiancati. Papa Francesco ha dato un esempio bellissimo a tutti nella scorsa Pasqua, a partire dalla Via Crucis. Il Natale non si fa con il cronometro ma è un atto di fede».

LO SCI

E' chiaro che questa della Messa di mezzanotte è una polemica di principio destinata però a restare sullo sfondo di situazioni ben più spinose come quelle legate al commercio e al turismo. Già adesso italiani vanno a sciare in Svizzera - quella Svizzera in crisi con i posti in Terapia intensiva - senza doversi sottoporre ad alcun controllo mentre l'Italia chiede all'Europa provvedimenti univoci proprio per scongiurare pericolosi andirivieni nonché l'ira delle Regioni che hanno inutilmente chiesto di avviare la stagione turistica invernale.  

«Se aprono le piste sciistiche in altri Paesi allora è un fallimento del sistema europeo. Tutti devono essere prudenti, per il bene di tutta la popolazione e non dell'Italia»: così Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico a «The Breakfast Club» su Radio Capital. «Primo calo delle terapie intensive (ieri, ndr). Non è ancora un bicchiere mezzo pieno, perché ci sono comunque 4 mila persone ricoverate in terapia intensiva. L'ottimismo deve essere prudente, si vede la luce in fondo al tunnel, ma il tunnel è molto lungo. Questa malattia è ancora molto presente sul territorio nazionale. La curva epidemiologica è in lento declino, l'Rt sembra vicina alla soglia fatidica di 1, vuol dire che comunque siamo in una fase epidemica. Bisogna restare sotto l'1».

LE REGIONI E I COLORI

«Visto che la curva dei contagi sta migliorando, oggi uscirà un'ordinanza, nel pomeriggio, che prevede qualche ampliamento rispetto alla nostra ordinanza ulteriormente restrittiva del Dpcm del Governo». Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, durante una conferenza stampa sui provvedimenti per la montagna.

Il Friuli Venezia Giulia non passerà in zona rossa. Lo spiega il governatore Massimiliano Fedriga dopo un colloquio con il ministro della Salute Speranza. «Ho sentito per le vie brevi il ministro Speranza - afferma Fedriga - che mi ha confermato, anche alla luce delle rilevazioni nazionali, il miglioramento dei dati in Friuli Venezia Giulia. Questo comporta che ogni ipotesi di passaggio in zona rossa sia esclusa. Inoltre, se le statistiche continueranno a migliorare, con il nuovo Dpcm la Regione tornerà in zona gialla: una condizione che, numeri alla mano, sarebbe già realtà, ma che, ai sensi dell'ultimo decreto, necessita di 14 giorni per diventare esecutiva».

«Da venerdì 4 dicembre la Toscana potrà rientrare in una zona che consente di allentare la morsa della chiusura degli spostamenti», con un provvedimento «che riporta la Toscana in zona arancione», «stamani ne ho parlato con il ministro Speranza». Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, in un video postato sulla sua pagina Facebook nel quale mostra il lavoro dei tracciatori di contatti dei casi positivi, che «hanno contribuito ad allineare la Toscana a condizioni che oggi sono quelle da zona arancione, anzi io direi da zona gialla in realtà», ha aggiunto.

Con un'ordinanza che sarà valida sino al 4 dicembre il Veneto riapre al sabato «le medie e grandi strutture di vendita, sopra i 250 metri quadri». Lo annuncia il Presidente Luca Zaia.  «Presento un'ordinanza - spiega il Governatore - con la quale diciamo, visto che abbiamo introdotto, unici in Italia, il principio di un cliente ogni 20 metri quadri, che il sabato aprono tutti». In maniera tale «che resta chiuso tutto la domenica, tranne i supermercati».

Un indice Rt medio in Umbria (ora zona arancione) dello 0,75 (intervallo tra 0,73 e 0,78 negli ultimi 14 giorni), mentre sono 261 i nuovi casi di positività registrati nelle ultime 24 ore su 3.955 tamponi analizzati, con una incidenza del 6,6%. Il numero di guariti (631) supera così «ampiamente» il numero di nuovi casi «a conferma dell'inversione della curva epidemiologica». Gli attualmente positivi scendono di 384. Sono i dati emersi nel corso della conferenza stampa settimanale di aggiornamento sull'emergenza sanitaria.

LOCKDOWN E COPRIFUOCO 

L’orario di rientro resta alle 22. Possibile un allargamento nei giorni di Natale e Capodanno. Gli spostamenti, ove possibili, restano vincolati all'autocerficazione nelle zone rosse e nelle zone arancioni

CENTRI COMMERCIALI

I centri commerciali potrebbero esser di nuovo aperti nei fine settimana e nei giorni festivi. Possibile anche un allungamento degli orari dei negozi sino alle 22 per evitare assembramenti. Ninete da fare per i mercatini di Natale.

RIUNIONI IN FAMIGLIA

Il Governo conta sulla moral suasion e sul senso di responsabilità: ersta l'inviti a restare sotto una certa soglia (6-8), a mettersi a tavola solo con lo stesso nucleo familiare, allargato eventualmente solo parenti di primo grado, e a prestare particolare attenzione agli anziani.

AUTOCERTIFICAZIONI

Gli spostamenti tra regioni della stessa fasce sono possibili anche ora. Così come i movimenti tra comuni se si è in zona gialla. Con l’indice in calo è possibile che a metà del prossimo mese tutte, o quasi, le regioni, saranno gialle ed è per questo che si vorrebbero evitare esodi di massa tra Nord e Sud. Possibile quindi che vengano limitati ai congiunti mentre si discute ancora sulla possibilità di raggiungere le seconde case che sono in regione diversa da quella dove si risiede. Obbligo di quarantena per chi torna dall’estero sprovvisto di tampone negativo effettuato 72 ore prima.

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