Nuovo dpcm Natale: sì al pranzo al ristorante. Stop al cenone negli hotel: a Capodanno servizio in camera

Nuovo dpcm Natale: spostamenti vietati dal 21, sì al pranzo al ristorante, scuole superiori in presenza dal 14
Nuovo dpcm Natale: spostamenti vietati dal 21, sì al pranzo al ristorante, scuole superiori in presenza dal 14
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Martedì 1 Dicembre 2020, 17:16 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 23:51

Il nuovo Dpcm per il Natale sarà all'insegna del rigore: si verso il divieto agli spostamenti dal 21 dicembre anche tra Regioni gialle eccetto che per tornare nel luogo di residenza (si valuta il domicilio) e per le consuete ragioni di salute, lavoro, necessità o urgenza. Divieto di lasciare il proprio comune nei giorni di Natale e Capodanno. Il coprifuoco resta alle 22 ma si apre uno spiraglio per i pranzi al ristorante (solo nelle zone gialle). I ristoranti degli hotel, invece, a Capodanno potrebbero chiudere alle 18. È quanto emerso prima nella riunione tra il premier Giuseppe Conte con i capi delegazione dei partiti di maggioranza. Il premier avrebbe riportato sul tavolo anche il capitolo scuole, con l'ipotesi di riaprire alle lezioni in presenza dal 14 dicembre per le superiori e solo nelle Regioni gialle. Quanto alla messa di Natale potrebbe svolgersi alle 20 del 24 dicembre. 

Dpcm Natale, misure valide dal 21 dicembre al 6 gennaio

Le misure restrittive degli spostamenti per il Natale potrebbero essere in vigore dal 21 dicembre al 6 gennaio ma non è escluso che le date varino: potrebbero iniziare il 19 o 20 e finire qualche giorno dopo l'Epifania. Ma una decisione non verrà presa prima di domani: «Oggi è una giornata di ascolto, domani sentiremo il Parlamento e di nuovo le Regioni. Solo dopo decideremo». Un decreto legge sul Natale potrebbe affiancare il prossimo dpcm. Il decreto servirebbe a dare copertura normativa alle restrizioni delle libertà personali.

L'ipotesi è comunque ancora al vaglio.

Spostamenti e seconde case

Alla riunione tra premier, capi delegazione e ministro Boccia è emersa l'ipotesi di vietare di uscire dal proprio Comune a Natale e Capodanno. Lo stop agli spostamenti tra Comuni potrebbe valere nei giorni del 25 e 26 dicembre e del primo gennaio.​

Stop, dal 21 dicembre, agli spostamenti tra le Regioni per raggiungere le seconde case. È l'orientamento del governo, che emerge dalla riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione e il ministro Boccia, in vista del nuovo dpcm.

Nuovo dpcm Natale, Boccia: divieto temporaneo spostamenti anche tra Regioni zona gialla

Scuola in presenza, ipotesi 14 dicembre per le superiori

«Per dare un segnale», i ragazzi delle superiori potrebbero tornare in Aula il prossimo 14 dicembre. È l'ipotesi su cui il premier Giuseppe Conte avrebbe sondato i capigruppo di maggioranza. Il presidente del Consiglio avrebbe precisato che l'ipotesi deve essere ancora sottoposta al vaglio del Cts: si tratterebbe di porre fine alla didattica a distanza nelle aree gialle dalla metà del mese. Le reazioni sarebbero state contrastanti: Iv avrebbe confermato la sua posizione favorevole ma altri partiti si sarebbero espressi contro.

L'ipotesi presentata dal governo ai capigruppo di maggioranza è di istituire tavoli presso le prefetture ai quali coinvolgere i presidi, gli amministratori e i responsabili del trasporto locale, per studiare soluzioni differenziate da zona a zona su orari di ingresso e presenze a scuola.

Sul punto restano prudenti i presidi: «Noi abbiamo sempre auspicato un ritorno pronto alla didattica in presenza, spero che sulle riaperture ci pensino bene e valutino con attenzione», dice il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli che spiega: «Capisco l'operazione simbologica ma mi chiedo cosa possa accedere nei grandi centri dove i trasporti non sono pronti». «In più occasioni - ha sottolineato - abbiamo ribadito che secondo noi devono sussistere certe condizioni per poter riaprire le scuole». L'eventuale apertura dal 14 dicembre potrebbe funzionare «nei piccoli centri, dove il problema del trasporto incide in misura minore, ma resterebbero comunque alcune problematiche sanitarie». «In 5 giorni - ha continuato - non si può pensare di fare chissà che. Finora c'è stata grande attenzione, mi chiedo cosa potrebbe accadere in quei cinque giorni».

Ristoranti aperti anche a Natale

Nella zona gialla i ristoranti dovrebbero restare sempre aperti a pranzo, anche a Natale, Santo Stefano e Capodanno. È quanto emerge dalla discussione in corso nel governo sulle misure del nuovo dpcm. Dovrebbero restare le limitazioni legate al distanziamento e ai posti ai tavoli, mentre per le abitazioni private dovrebbero essere dettate solo raccomandazioni.

Resta confermato il coprifuoco alle 22, anche nel periodo natalizio. Il nuovo dpcm, che sarà in vigore dal 4 dicembre, dovrebbe anche confermare - come annunciato - l'apertura dei negozi fino alle 21, per provare a limitare gli assembramenti.

Nodo hotel

Resta il nodo hotel: le Regioni hanno chiesto di aprirli a Natale nelle aree dello sci ma su questo il no del governo è stato finora fermo. Al vertice il tema ha acceso la discussione. Conte avrebbe detto che la misura presenta problemi, esprimendo i suoi dubbi.

Stop alle crociere

Il nuovo dpcm potrebbe inoltre fermare le crociere nelle festività natalizie. Una decisione finale non sarebbe stata ancora presa: «Si deciderà dopo confronto con il Parlamento», dicono dal governo.

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